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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Mauro Bergamasco

• Padova 1 maggio 1979. Rugbista. Figlio di Arturo (quattro presenze in nazionale fra il 1973 e il 1978). Due scudetti col Benetton Treviso (2001, 2003), insieme al fratello Mirco ha vinto con lo Stade Français due campionati francesi (2004, 2007). È considerato «Il miglior talento del rugby italiano» (Corrado Sannucci): esordì in Nazionale a 19 anni, nel 1998, quando aveva giocato solo due partite in A, segnando due mete. «Nel 2001 a Murrayfield si succhiò 60 metri di campo e mise giù una mèta-gioiello, che gli scozzesi ancora si incazzano» (Stefano Semeraro). Con la partecipazione al Sei Nazioni 2014 è diventato il rugbista con la più lunga militanza in azzurro (15 anni e 75 giorni), sopravanzando un mito della palla ovale italiana come Sergio Lanfranchi «È un ottimo traguardo, speriamo non sia l’ultimo. Sono quei primati che è bello ricordare quando hai smesso di giocare» (a Valeria Benedetti) [Gds 31/1/2014].
• «Mauro Bergamasco ha paura, come tutti. Anche se sei un rugbista, anche se sei la terza linea più forte d’Italia, una delle più forti del mondo, anche se ti sei già spaccato tutto, anche se hai già visto tuo fratello Mirco spaccarsi le clavicole tre volte, tuo padre Arturo spaccarsi tutto un paio di volte» (Il Foglio).
• «Quando ho esordito io mi sono trovato in una squadra di uomini, gente che non aveva paura di niente. Gente che, anche se non aveva l’esperienza di una competizione come il Sei Nazioni, aveva svolto il lavoro qualitativo che poi ha portato a questa Italia. Oggi è un altro mondo e questi ragazzi arrivano qui con un’esperienza di confronti internazionali importante» (a Benedetti cit.).
• Squalificato una prima volta nel 2007 e costretto a saltare l’ultimo match del Sei Nazioni (per il pugno rifilato a Stephen Jones) e una seconda volta l’anno successivo per 13 settimane (per un dito nell’occhio del gallese Lee Byrne). Sempre nel 2008 è stato paparazzato con la pallavolista Jenny Barazza.
• Nel 2011 ha giocato un incontro tra le fila Barbarian. Tra il 2011 e il 2012 viene ingaggiato prima dagli Aironi e poi dalle Zebre, che ne prendono il posto, nel campionato Pro12 «Questo per me è un nuovo inizio. Parigi col cuore non l’ho mai lasciata».
• Nel 2014 ha pubblicato il suo terzo libro, Nel nome del rugby (Infinito edizioni), scritto con la giornalista Francesca Boccaletto, figlia dell’ex rugbista Lucio Boccaletto «È la storia di una giovinezza all’insegna del rugby, vista da due punti di vista differenti, legati però dallo stesso mondo in cui siamo cresciuti» (a Benedetti cit.).