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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Leonardo Benevolo

• Orta San Giulio (Novara) 25 settembre 1923. Architetto. Uno dei maestri dell’Urbanistica in Italia.
• «Le città sono persone e l’urbanista è il medico capace di dosare competenze e intuito».
• Ha scritto volumi fondamentali sull’architettura dalle origini al Rinascimento fino ai giorni nostri. «L’urbanistica moderna nasce dal tentativo di correggere i mali della città industriale: con le proposte degli utopisti da un lato, con la nuova legislazione urbanistica dall’altro. L’urbanistica in Italia non funziona. C’ è stato qualche cosa nel primo decennio del Novecento. Il fascismo ha fatto cose di parata, a mio giudizio modeste. Gli ultimi esempi notevoli ci sono stati, tra gli anni Sessanta e Ottanta, in città di media grandezza: Como, Brescia, Modena, Bologna, Ferrara...».
• Fondamentale nella cultura architettonica degli anni Sessanta la sua Storia dell’architettura moderna, tradotta in molte lingue. A Brescia negli anni Settanta, realizzò il quartiere di San Polo, il più popoloso della città. Nel 71 documenta in Roma da ieri a oggi la proposta di una radicale ristrutturazione di Roma. Nel 2004 pubblica San Pietro e la città di Roma con una proposta-choc: cancellare via della Conciliazione per ripristinare l’antico tessuto urbano disegnato alla metà del Seicento da Bernini intorno alla basilica vaticana e distrutto dagli sventramenti del 36. Sostiene che bisogna tutelare le città storiche «ma non come siti archeologici, che si salvaguardano per essere visitati, bensì come organismi viventi, centri da abitare».
• Giudica gli “archistar” «architetti scelti per fare publicità a marchi famosi della moda o dell’industria automobilistica». A Celant, che vorrebbe un’architettura liberata dagli aspetti funzionali: «Ma l’architettura è un utensile necessario per vivere». (a cura di Lauretta Colonnelli).