28 maggio 2012
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Biografia di Attilio Befera
• Roma 29 giugno 1946. Economista. Dal maggio 2014 responsabile dell’organismo di vigilanza Eni («componente esterno»). Dal 2008 al 2014 direttore dell’Agenzia delle Entrate. Ex presidente Equitalia (già Riscossione spa), la società pubblica creata nel 2006 per accentrare e riaffilare allo Stato la riscossione dei tributi sino ad allora effettuata attraverso concessioni a istituti di credito.
• Madre abruzzese (di Luco dei Marsi), a 19 anni appena diplomato inizia a lavorare nella banca d’affari Efibanca. Intanto si laurea in Economia e commercio (110 e lode). In trent’anni a Efibanca scala tutte le posizioni fino alla direzione centrale. Fa anche il sindacalista (Cgil bancari). Nel 1995 il ministro delle Finanze del governo Dini, Augusto Fantozzi, lo chiama nel Secit (Servizio centrale ispettori tributari). Sedici mesi dopo è già direttore centrale delle Entrate. [Mauro Suttora, Oggi 11/1/2012].
• «Il primo incarico di rilievo glielo conferisce nel 1997 proprio Vincenzo Visco, che lo fa entrare come dirigente generale alle Finanze, per la precisione a occuparsi di riscossione. Nel 2001 Ottaviano Del Turco lo porta all’Agenzia delle Entrate, dove ricopre prima l’incarico di direttore centrale per i rapporti con gli enti esterni e poi (nominato da Tremonti) di direttore dell’amministrazione» (Roberto Giovannini).
• La sua nomina all’Agenzia delle Entrate, voluta dall’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti, rappresentò una scelta di “non rottura” (se non di continuità) con la stagione di Vincenzo Visco e Massimo Romano (vedi), il direttore uscente dell’Agenzia.
• Tra le operazioni sviluppate da presidente dell’Agenzia delle entrate, la battaglia sulla trasparenza bancaria del contribuente: «Finora, all’anagrafe tributaria erano noti i numeri dei conti correnti di tutte le banche. Nel corso di un accertamento, l’Agenzia poteva accedere all’anagrafe tributaria e chiedere notizie alle banche. Adesso, il sistema informatico dell’Agenzia registra tutte le transazioni su conti correnti, fondi, gestioni patrimoniali, polizze assicurative» (Massimo Mucchetti). [Corriere della Sera 11/12/2011]
• Ha implementato il ricorso alle banche dati e all’incrocio delle informazioni utili per stanare chi sfugge al fisco. In funzione da gennaio 2013 Serpico (SERvizio PER I COntribuenti), batteria di computer che a Roma, nella sede della Sogei in via Cristoforo Colombo, controlla tutti i conti correnti e registra le spese. Serpico incrocia ogni secondo 24 mila informazioni fornite dal Catasto, il Demanio, l’Inps, la Motorizzazione, l’Inail, le Dogane oltre, naturalmente, alle banche. Nell’agosto 2013 è poi entrato in funzione il Redditometro, software in grado di calcolare gli scostamenti significativi tra reddito dichiarato e capacità di spesa manifestata.
• Spettacolare campagna a colpi di blitz contro gli evasori. Prima a Cortina, tra il 30 dicembre 2012 e San Silvestro: 80 agenti passarono al setaccio 35 esercizi commerciali. Nel giorno dei controlli, i ristoranti registrarono incrementi negli incassi fino al 300% rispetto allo stesso giorno dell’anno precedente (+110% rispetto al giorno prima), i bar fino al 40% e i commercianti di beni di lusso fino al 400%. Accusato di accanimento verso i commercianti e di terrorizzare i turisti, replicò: «Se i controlli li abbiamo fatti lì, non è per un pregiudizio verso qualcuno, ma perché sapevamo, segnalazioni alla mano, a cosa andavamo incontro» (ad Alessandro Barbera). [La Stampa 5/1/2012] Seguì, a distanza di poche settimane una vasta operazione della Guardia di Finanza a Milano, nella zona dei Navigli: «Abbiamo trovato di tutto tra i 115 esercizi che abbiamo controllato. In 33 locali c’erano lavoratori in nero. Poi scontrini non rilasciati, studi di settore falsificati, con esercenti che dichiaravano quattro tavoli all’aperto e invece ne avevano 40. Il 30% di irregolarità, tra bar, ristoranti e soprattutto discoteche» (a Massimo Giannini). [la Repubblica 31/1/2012] Tra il 2 e il 4 agosto 2013 poi un centinaio di controlli a tappeto nelle principali località turistiche (Capri, Portofino, Porto Cervo, Porto Rotondo, Iesolo, Sottomarina di Chioggia) e quasi una quarantina di esercizi in Puglia e i bar-ristoranti di Taormina e Cefalù.
• Ha dovuto affrontare una campagna d’odio contro Equitalia. La Lega nel 2010 l’accusò di far perdere voti al governo di centrodestra. Beppe Grillo più volte incitò alla rivolta fiscale. Bombe molotov e bacchi bomba indirizzate contro varie sedi in tutta Italia tra il 2011 e il 2012.
• Attaccato duramente dal centrodestra per aver commentato così una frase di Berlusconi sull’eccessivo carico fiscale: «Se si dice che evadere è giusto, non siamo in un paese civile». [Il Foglio dei Fogli 09/01/2011]
• Dal 2013 il suo stipendio corrisponde al tetto massimo per i manager della P.A. (300 mila euro l’anno circa). Nel 2012 ha annunciato che avrebbe rinunciato agli emolumenti di Equitalia, (160 mila euro l’anno, anche se non era obbligato. [Marco Palombi, il Fatto Quotidiano 31/7/2013]
• Alcuni incidenti mediatici: «Dalla casa da sette vani all’Eur comprata dall’Immobiliare Bilancia per quasi 370 mila euro – il 35% in meno del prezzo di mercato secondo le stime Cerved – fino alle assunzioni incrociate di suo figlio al Coni e del figlio del presidente del Coni Pagnozzi a Equitalia» (Marco Palombi). [il Fatto Quotidiano 31/7/2013]
• «“Decisionista, ma collaborativo e leale”, lo descrive chi lo conosce bene e ha lavorato con lui». [Il Foglio 18/12/2009]
• «L’uomo è severo ma cortese, per nulla incline agli scatti d’ira. Ma guai se ti chiama “amore mio”: vuol dire che sta davvero per perdere la pazienza». (Carlo Puca). [Panorama 28/9/2009]
• «Vero e proprio stacanovista, in ufficio mai dopo le otto del mattino, e a casa mai prima delle nove di sera, pronto a sacrificare domeniche e festività sull’altare della ragion fiscale» (Francesco Semprini). [La Stampa 7/1/2012]
• Due figli, un maschio e una femmina, da un primo matrimonio. Il 22 ottobre 2012 seconde nozze con Anna Rita. Cerimonia in Santa Maria in Tempulo, a Roma, poi ricevimento, con 300 invitati, a Villa Spada, circolo sportivo della Guardia di Finanza. «Più che una festa di matrimonio sembrava una riunione del Consiglio dei ministri, allargato ai più importanti commis di Stato, consiglieri, magistrati, generali e alti funzionari ministeriali. Attorno allo stimato cacciatore di taglie fiscali c’erano Passera e Grilli, accompagnati dalle belle e protagoniste mogli. C’erano Paola Severino, Francesco Profumo, Fabrizio Barca, Piero Gnudi, Gianfranco Polillo e ovviamente il consigliere di tutti, Catricalà-Catricaletta» (Dagospia). [Dagospia 23/10/2012]
• Soprannominato “Artiglio”.
• Due cani, un alano e un bassotto. [Mauro Suttora, Oggi 11/1/2012]
• Laziale.
• Gioca a tennis, ascolta Mozart, legge Camilleri e si incontra tutti i sabato mattina al bar coi tre amici di una vita: il cardiologo Renato, l’assicuratore Luciano, e Mario, ormai pensionato. [Marco Palombi, il Fatto Quotidiano 31/7/2013]
• Accanito fumatore di sigari toscani.