28 maggio 2012
Tags : Lamberto Bava
Biografia di Lamberto Bava
Roma 3 aprile 1944. Regista. Soprattutto di film horror (Demoni, Morirai a mezzanotte, Demoni II, Una notte al cimitero, Fino alla morte, La casa dell’orco, A cena col vampiro, La maschera del demonio ecc.), ma anche del Fantaghirò televisivo. Nel 2008 compare come attore in un episodio della serie televisiva L’ispettore Coliandro intitolato Doppia rapina. Nel 2010 torna a girare film per la tv dirigendo per Mediaset sei film del ciclo Sei passi nel giallo. «Io a casa da solo non ci sto volentieri, guardo sempre sotto i letti, controllo gli armadi, chiudo bene le porte».
• Figlio di Mario, maestro dell’horror italiano degli anni Sessanta (amatissimo anche negli Usa). Anche il nonno Eugenio aveva lavorato nel cinema: «Era di Sanremo, faceva lo scultore, tombe, marmi per le macellerie, e quando capitò la Pathé e gli chiese un caminetto per un film si innamorò del cinema e andò a Torino e negli anni Venti fu uno degli operai dell’industria che nasceva. Di lui mi è rimasta una sceneggiatura, una cinepresa Prevost e una Mitchell, che usava anche mio padre, la chiamava “mia sorella”».
• «Papà creava mostri con la carne tritata, con qualche chilo di pasta faceva una nave. Il primo film che feci come suo assistente fu Terrore nello spazio, al teatro 5 di Cinecittà. Vuoto, c’era solo la gamba di un’astronave, sei rocce, un po’ di sabbia e tanti sassi che papà faceva cadere davanti alla macchina da presa. Il principio che ho ereditato da lui è che il trucco più è semplice più va bene».
• «Dario Argento legge l’anima del thriller seguendo costanti psicanalitiche, mio padre ricorreva all’immaginario popolare e fantastico e io gioco sulla claustrofobia».