Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Ruvo di Puglia (Bari) 24 gennaio 1975. Giocatore di pallacanestro. Guardia. Due scudetti con la Fortitudo Bologna(2000, 2005). Medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene (2004), con la Nazionale vinse nel 1999 il campionato europeo. Dal 2005/06 al 2011 al Barcellona, con cui ha vinto tre volte la Copa del Rey e un’Eurolega (2009/2010), per finire la carriera in Italia.
• Nel 2011 ha firmato un contratto biennale con la Bennet Cantù.
Ha poi giocato con la EA7 Milano (2012/2013) e, dal 2013, con l’Orlandina Basket, prima in serie Gold, poi nuovamente in serie A «L’ultimo vero campionato di A l’ho giocato a Cantù, Milano è stata una parentesi infelice, l’anno scorso in Gold mi sono divertito, ora vediamo che succede. Dipenderà da come sarò sfruttato» (a Vincenzo Di Schiavi) [Gds 20/9/2014].
• Il suo marchio di fabbrica è il tiro ignorante, un tiro da tre punti "senza coscienza" scoccato da distanze improbabili con equilibrio precario e in situazioni di notevole pressione difensiva: il tiro ignorante per eccellenza è considerato quello all’ultimo secondo contro l’Efes Pilsen Istanbul che qualificò la Fortitudo alle finali di Eurolega 2003-2004 (altro esempio particolarmente rilevante, la sua tripla da oltre nove metri che diede la vittoria alla Bennet contro Bilbao il 6 dicembre 2011).
• «A 12 anni ero un ultrà del Bari. Ogni domenica andavo con gli amici in curva allo stadio, impazzivo per Joao Paulo. Ho giocato anche per la squadra del paese, ma quando mi sono reso conto che il calcio era troppo lento, sono tornato alla mia prima passione».
• Soprannominato "il Baso".
• Sposato con Nunzia, tre figlie: Alessia, Manuela e Federica.
• Vorrebbe come regalo per i suoi 40 anni «La conferma che sono bollito e che è ora di andare in pensione» (a Di Schiavi cit.).