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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Alessandro Baricco

• Torino 25 gennaio 1958. Scrittore. «Se qualcuno pensa che sono uno scrittore commerciale costruito a tavolino, lo mando a cagare».
Vita Laurea in Filosofia con Gianni Vattimo, diploma in Pianoforte al Conservatorio. Già autore del saggio Le mucche del Wisconsin e del romanzo Castelli di rabbia, di articoli di musica per la Stampa e di letteratura per Repubblica, diventò famoso col programma televisivo L’amore è un dardo (Raitre), titolo che denunciava un forte intento divulgativo («l’amore è un dardo» è l’ingenua traduzione popolare del dotto «l’amore ond’ardo» del secondo atto del Trovatore). Bello, riccioluto, in maniche di camicia (bianca), raccontava al pubblico la musica lirica con un ottimo ritorno in termini di share e di gradimento. Angelo Guglielmi, allora direttore di Raitre, lo sperimentò quindi su un programma di seconda serata dedicato ai libri (chimera di tutti i palinsesti televisivi) intitolato Pickwick: «Era un vero sex symbol. Battaglioni di ragazze a cui non importava niente dei libri seguivano il programma solo perché c’era lui. Era un grande affabulatore: modello insuperato». Baricco: «C’è tanta gente che sta in bilico, ai limiti della lettura: basta una spinta per farli precipitare nei libri».

• Grande successo poi con i romanzi: Castelli di rabbia (1991), Oceano mare (1993), Novecento (1994, da cui nel 1998 è stato tratto il film di Tornatore La leggenda del pianista sull’Oceano), Seta (1996), City (1999) ecc. tutti pubblicati da Rizzoli. Poi un’Iliade senza dèi (ispirata alla guerra in Iraq) e un romanzo dedicato a Valentino Rossi (Questa storia, 2006), edito con quattro copertine diverse da Fandango, casa editrice da lui fondata e per la quale ha lasciato Rizzoli. Collabora con la Repubblica. Ha fondato una scuola di scrittura (Holden), che nell’ottobre 2013 si è trasferita dentro l’ex Caserma Cavalli, nel quartiere torinese di Borgo Dora, oltre 4.000 metri quadrati. Da ultimo i romanzi Emmaus (2009), Mr Gwyn (2011) e Tre volte l’alba (2012), tutti editi da Feltrinelli

• Nel 2007 il canadese François Girard ha tratto dal suo romanzo Seta (Rizzoli, 1996) un film con Keira Knightley e Michael Pitt. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, non ha avuto una buona accoglienza.
• Sempre da Seta, Claudio Bisio ha tratto uno spettacolo con tre danzatrici presentato al Festival di Asti.
• Corrado D’Elia ha portato in tournée nel 2008 una riduzione teatrale di Novecento, in forma di monologo o “assolo di jazz”.

• Ha esordito nella regia cinematografica con Lezione 21, girato direttamente in inglese (cosa curiosa, perché lo scrittore Mario Fortunato, ex direttore dell’Istituto italiano di cultura di Londra, intervistato dalla Stampa l’aveva incluso tra i colleghi che non parlano inglese, «cosa che mi ha stupefatto»). Il film incassò poi in tutto solo 267 mila euro.

• Ha chiuso con la riduzione di Moby Dick (realizzata con Stefano Benni) la sua attività teatrale, che aveva già preso una piega infelice dopo i fischi al Regio del dicembre 2006 per la riduzione del Flauto magicodi Mozart.

• Nel 2011 ogni domenica su Repubblica ha raccontato e recensito i cinquanta migliori libri letti negli ultimi dieci anni, articoli poi raccolti nel libro pubblicato dal Gruppo Espresso Una certa idea di mondo.

• Reputato un “poeta laureato”, se non addirittura uno “scrittore di regime”, per l’appoggio incondizionato dato a Veltroni nelle politiche del 1996: in una intervista televisiva con Lucia Annunziata sostenne di non amare il ministero della Cultura, ma di essere rassicurato dal fatto che quel dicastero sarebbe andato al suo politico preferito (come avvenne).

• A ottobre 2011, al Big Bang alla stazione Leopolda a Firenze organizzato da Matteo Renzi, accusò la sinistra di «essere oggi ciò che di più conservativo c’è nel nostro paese».

• Alle primarie del centrosinistra del novembre 2012 si è schierato pubblicamente per Renzi. [Jacopo Iacoboni, La Stampa 17/10/2012]

• Sposato con la giornalista e sceneggiatrice Barbara Frandino, due figli.

• «La storia di Baricco è singolare. Esaltato in un primo momento da influenti critici e operatori culturali, vincitore di premi prestigiosi come il Viareggio, era l’enfant prodige delle nostre lettere. Poi, a poco a poco, è diventato l’esempio negativo. Alcuni dei padrini di un tempo gli hanno voltato le spalle. Il successo di pubblico continua, e Baricco può addirittura lasciare le major e mettersi editorialmente in proprio (che sia una delle ragioni di questo ostracismo ormai incontrollato?). Ma negli ambienti colti o presunti tali è diventato ormai lo scrittore impresentabile, la puttana che tutti possono permettersi di sbeffeggiare ricavandone status a poco prezzo» Antonio Moresco).

Critica «Non è la scrittura popolare, è la popolarità della scrittura ciò che preme al Baricco scrittore quanto al Baricco affabulatore televisivo (...) Per paradosso (o forse per compensazione), nei suoi libri la persona-scrittore è del tutto impercepibile. Ha la forza di fidarsi così ciecamente della storia che sta raccontando da lasciarle l’intero campo, e se così tanti lettori lo amano è forse perché giudicano amabile, e anche umile e intelligente, questo suo farsi puro strumento del racconto. Il suo talento (alto) è nella capacità di catturare l’attenzione, convincere il lettore che non è tempo perso, e condurlo fino al termine di una storia. È un talento non comune, frutto di tecnica e di profonda conoscenza dei meccanismi della narrazione» (Michele Serra).

• «Baricco è come Eataly o i diritti umani. Ti obbligano a amarli. Esercitano la tirannia di ciò che è bello, buono e vero. Ed è la tirannia peggiore, il piantone della coscienza» (Edoardo Camurri). [Il Foglio 19/1/2013]

• Frasi «La snobberia ogni tanto non è male. È un modo, magari non il migliore, di superare la banalità dei luoghi comuni».

• «Sono uno lento, anche se non sembra. Ho iniziato a scrivere a 30 anni, mi sono sposato a 40, il primo figlio a 41. A 14, ero un bambino di dieci anni».

Vizi Tifoso del Torino e giocatore dilettante. È il numero 10 della Nazionale italiana scrittori. [Ma.Mu, Novella 2000 17/06/2010]