28 maggio 2012
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Biografia di Daniela Barcellona
• Trieste 28 marzo 1969. Mezzo-soprano.
• Ha compiuto gli studi musicali e vocali sotto la guida del Maestro Alessandro Vitiello, che ha sposato nel 1998. La sua carriera ha avuto inizio nell’estate del 1999 quando, al Rossini Opera Festival di Pesaro, ha interpretato per la prima volta il ruolo di Tancredi. Ha collaborato con Riccardo Muti, James Levine, Gianluigi Gelmetti, Claudio Abbado, Sir Colin Davis, Riccardo Chailly, George Pretre, Bruno Campanella, Wolfgang Sawallisch, Myun-wun Chung e Alberto Zedda.
• Il quotidiano Le Soir «non ha avuto dubbi nel proclamarla “La donna del belcanto” e Paolo Isotta, sul Corriere, “la più sensazionale voce di contralto di questi ultimi anni”» (Riccardo Lenzi).
• Nel 2007 ha interpretato, tra l’altro, l’Orfeo e Euridice di Gluck al Comunale di Firenze, diretta da Muti. Molto apprezzata nel Bajazet di Vivaldi al Teatro Malibran di Venezia. Nel luglio 2008 ha cantato per Benedetto XVI alla Giornata mondiale della gioventù a Sidney.
• Da ultimo si è dedicata anche a un repertorio più lirico e recente: la prima Baba the Turk nel Rake’s Progress di Stravinsky al Teatro Real di Madrid nel 2009 diretta da Christopher Hogwood e i primi debutti verdiani, tra cui Amneris a Valencia diretta da Lorin Maazel con la regia di David McVicar, e la Didon ne Les Troyens di Berlioz, sempre a Valencia, diretta da Valery Gergiev con la regia de La Fura dels Baus tra la fine del 2009 e il 2010. Nella 2013 all’Arena di Verona (dove già cantò nel 2001 il Requiem per il centenario della morte di Giuseppe Verdi diretta da George Pretre) con Aida diretta da Omer Meir Wellber (regia de La Fura dels Baus), Requiem di Verdi diretta da Myung Whun-Chung etc.
• «Sono triestina purosangue anche se il mio cognome tradisce l’origine siciliana di mio padre. Alla musica e al canto sono arrivata a grazie ai miei genitori, grandi appassionati d’opera e soci dell’Associazione Giulio Viozzi. Iniziando a studiare il pianoforte ho scoperto di avere una voce interessante. Ho cominciato a studiare privatamente perché il canto ha bisogno di allenamento quotidiano e il Conservatorio non te lo consente. Contemporaneamente studiavo danza e anche questo si è rivelato utile negli anni. Poi è iniziata la trafila dei concorsi». [Rino Alessi, Il Piccolo 17/8/2005]
• «La mia più profonda riconoscenza andrà sempre a Gianluigi Gelmetti, che mi fece debuttare in pubblico con lo Stabat Mater di Rossini, nel 1996 a Santa Maria degli Angeli a Roma, e che successivamente mi ha fatto conoscere i principali ruoli del pesarese, da Cenerentola al Barbiere di Siviglia, da Semiramide a Tancredi».
• Ha vinto il premio Abbiati della critica italiana, i premi Lucia Valentini-Terrani e Aureliano Pertile, l’Opera Award 2002, il premio CD Classica ed il Rossini d’oro.
• Ama i gatti.