28 maggio 2012
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Biografia di Mario Barbi
Moglia (Mantova) 22 luglio 1951. Politico. Deputato dal 2006 al 2013 (Ulivo, Pd). Prodiano di rango (è stato ghost writer di Prodi), poi vicino ad Arturo Parisi (soprattutto nelle polemiche con Walter Veltroni). Laurea in Lettere al Dams di Bologna, giornalista, già corrispondente da Bonn, dal 2001 al 2005 dirigente in Agcom. Inizi in Azione cattolica, diventa «capo della segreteria politica di Romano Prodi, dopo essere stato nel 1996 a Palazzo Chigi con Arturo Parisi ad occuparsi di editoria. Nella proverbiale bipartizione del gruppo prodiano tra realisti e parisiani, Barbi appartiene alla seconda schiera» (Fabio Martini). È stato uno dei 45 membri del comitato per la costituzione del Partito Democratico.
• Ha fatto parte del Comitato che il 30 settembre 2011 ha depositato alla Corte di Cassazione oltre 1.210.000 firme a favore del referendum per l’abrogazione della legge elettorale detta Porcellum (la Corte poi non ha ammesso il referendum).
• Con un articolo sul Riformista nel 2009 e poi in una lettera alla Stampa nel 2010 ha criticato duramente la dirigenza del Pd: «Ho spiegato come mi sembrasse che il Pd guidato da Bersani si fosse votato ad una politica a mio avviso velleitaria e nostalgica di restaurazione della “democrazia dei partiti” della non rimpianta prima Repubblica, politica che se avesse successo (e ancora non lo ha avuto) renderebbe superflua l’esistenza stessa del Pd».
• Alle primarie del centrosinistra del novembre 2012 ha appoggiato Matteo Renzi.
• Ha partecipato al No Cav Day di Piazza Navona (vedi Sabina Guzzanti) ma è andato via prima dell’inizio degli insulti.
• Sposato, un figlio.