28 maggio 2012
Tags : Luca Barbarossa
Biografia di Luca Barbarossa
• Roma 15 aprile 1961. Cantante. Autore.
• È nato al centro di Roma, in via di San Giacomo: «Allora era un quartiere popolare, con tante botteghe di artigiani. Oggi è una zona inavvicinabile, sia dal punto di visto immobiliare (quanto costa!) sia dal punto di vista logistico (c’è sempre traffico). La città vera, quella in cui sono nato e cresciuto, la riscopro in motorino, donandole una nuova, o forse vecchia, lentezza. Anche i romani sono cambiati o forse non ci sono più: troppo nervosi o pigri per ricordarsi le bellezze di una città, su cui basta aprire gli occhi per emozionarsi».
• Ha iniziato come musicista di strada a piazza Navona. Prima popolarità con Roma spogliata a Sanremo nell’81, nuovi successi al Festival di San Remo 1986 con Via Margutta, a quello dell’87 con Come dentro un film, nell’88 con L’amore rubato. Dello stesso anno, il singolo Yuppies («giovani rampanti fanno passi da giganti / nei debutti in società»). Con Portami a ballare, scritta pensando alla mamma Annamaria, vinse il Festival 1992: «Il pubblico si era convinto subito, la critica invece si divise: Natalia Aspesi apprezzò il modo in cui l’argomento era stato trattato, finalmente una mamma diversa; altri accusarono Barbarossa di aver pianificato il pezzo a tavolino per centrare il bersaglio della vittoria» (Carlo Moretti). «Avevo visto mia madre ballare il rock’n’roll e non immaginavo che potesse farlo così bene, era come vederla per la prima volta, come una donna: ecco perché nel testo ci sono tutte quelle domande, quell’invito a parlarmi di lei quando io non c’ero, a dirmi se questa era la vita che sognava da ragazza. Non voleva che la cantassi al Festival, aveva paura che non ne capissero il senso, che mi criticassero. La stampa fu benevola ma in parte aveva ragione lei. Però quella canzone è ancora tra le più richieste ai miei concerti».
• Sposato con la francese Ingrid, ha tre figli: Valerio, Flavio e Margot. «La mia vita in famiglia è molto serena, sono felicemente innamorato di mia moglie e dei miei due bambini Flavio e Valerio. Mi diverto come un papà qualunque a stare con loro, una specie di “barbapapà” come mi chiamano i bambini. Per lasciarli soli il meno possibile ho costruito uno studio per la musica all’interno della casa. I miei genitori si sono separati, sono stato vittima di assenze e non vorrei ripetere l’errore con i miei figli».
• Ha detto no a svariati reality: «Mi hanno offerto di parteciparvi a cifre folli. Soldi che ci metto tre anni a guadagnare». Altri no che ha detto nella sua vita: «A fiction tipo Un medico in famiglia. Agli inizi a decine di fotoromanzi pagati benissimo, film tratti da mie canzoni...».
• Nel luglio 2007 è uscito, dopo 3 anni di silenzio, il singolo Aspettavamo il 2000.
• Dice di far fatica a considerarsi ateo: «Rispetto molto tutto ciò che non so, sono tante le domande difficili di fronte al mistero della vita. Non sono molto praticante, ma rimango colpito da quei preti che mi hanno aperto gli occhi su quello che può essere il significato di certe missioni nella vita».
• È il capocannoniere della Nazionale cantanti, con cui ha segnato 207 goal in 225 partite giocate (dato attuale).
• «Ricordo una battutaccia di Roberto Vecchioni: “Barbarossa è troppo bello per essere anche bravo”. Ma io non sono bello, sono come Edith Piaf: divento bello quando canto».
• Del 2008 l’ultimo album di inediti, Via delle storie infinite.
• Protagonista dello spettacolo teatrale Attenti a quei due dove canta, recita e balla insieme a Neri Marcorè (2008-2010).
• Nel 2011, partecipa di nuovo al Festival di San Remo, in coppia con Raquel del Rosario, ex moglie di Fernando Alonso, con la canzone Fino in fondo.
• Nel 2012, debutta in televisione su RaiDue con Super Club, varietà comico musicale in quattro puntate, condotto in coppia con Max Giusti.
• Conduttore con Lucia Ocone e Andrea Perroni di Radio2 Social club, trasmissione radiofonica di intrattenimento, arrivato nel 2013 alla quarta edizione.