28 maggio 2012
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Biografia di Renato Balestra
• Trieste 3 maggio 1924. Stilista. «Arrivai dalla regina di Thailandia con due aerei privati del presidente delle Filippine. Il secondo jet mi seguiva perché avevo dimenticato il passaporto...».
• Noto al grande pubblico per la partecipazione al programma tv Chiambretti c’è (nel 2001): «Renato Balestra mercoledì, giovedì e venerdì riunisce nella sua casa, tutta ori, incensi, mirra e specchi, un drappello di nobili ai confini della realtà. “La folla mi cerca, mi vuole, desidera un mio autografo”, se la gode lo stilista Renato, popolare grazie a nonna tv. Si trucca: ombretti e neretti, crema e cerone. La contessa Patrizia de Blanck ripete: “Sono pronta per sbranare Chiambretti...”. Sua figlia Giada canta per stemprare la tensione, la duchessa Silvana Augero, la rossa, prova i sorrisi davanti allo specchio e don Santino Spartà sussurra: “Dio ci guarda”. Quando si accendono le luci il viso levigato di René sembra la maschera di un faraone... Finito il collegamento, lo stilista si rivolge alle nobildonne e ripete: “Vi sono piaciuto? Come sono andato?”. Tutti in coro, tecnici Rai compresi: “Alla grandissimaaaaa!”. E lui, pavoneggiante, si strucca tra una stretta di mano e un cin cin... Balestra è la prova vivente che la televisione logora solo chi non la fa» (Salvatore Taverna).
• Nel 2002 una breve e sfortunata collaborazione con Domenica In: «Mi hanno chiesto di presentarmi tutto fasciato come una mummia, portato in studio dai carabinieri, poi mi avrebbero tolto le garze e sotto i reperti archeologici sarei spuntato io».
• Nel 2011 ha interpretato se stesso nel cinepanettone Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti.
• A Pechino è stato insignito del titolo di Professore onorario dell’Accademia della Moda.
• «Blu Balestra». Nel 2013, a Roma, la mostra Be Blue Be Balestra: «18 designer all’esordio hanno reinterpretato altrettanti capi e accessori nel colore icona di Renato Balestra, noto per le sue frequentazioni nei salotti romani ma anche autore di alcuni degli abiti da sera più belli della moda italiana. Visti attraverso gli occhi di una nuova generazione, diventano simbolo di contemporaneità e di una continuità ideale» (Giusi Ferré) [CdS 25/2/2013].
• È stato il primo stilista a disegnare le divise delle hostess Alitalia («cappottoni dalle spalle imbottite», Giovanna Favro).
• Nel 2007 lasciò l’atelier di via Ludovisi a Roma per trasferirsi in uno spazio di 600 metri quadri in via Abruzzi, a sua volta abbandonato nel 2013 per un villino con giardino in stile liberty in Via Cola di Rienzo.
• Berlusconiano.