Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• (Antonietta) Corleone (Palermo) 30 luglio 1944. Moglie di Totò Riina. «Lui aveva ventisei anni e lei appena tredici, quando a Corleone si conobbero nel vicolo sotto la montagna dei Cavalli. Si innamorarono subito, si fidanzarono in casa, poi fuggirono insieme. E in segreto diventarono marito e moglie. Del loro matrimonio si seppe qualcosa quando venne ucciso un povero maresciallo di polizia che aveva trovato una partecipazione in un covo di Palermo: Totò Riina e Ninetta Bagarella annunciavano le loro nozze. Era il 16 aprile del 1974. Da quel giorno non si lasciarono più. Nella buona e nella cattiva sorte Totò e Ninetta sono sempre stati una cosa sola» (Attilio Bolzoni).
• Insoddisfatta per come era stata descritta dalla fiction Il capo dei capi, trasmessa con grande successo su Canale 5 nell’autunno 2007 (nel suo ruolo Gioia Spaziani), annunciò una richiesta di danni agli autori. Uno degli avvocati: «Si vede la signora Riina che si reca in Tribunale per le misure di prevenzione e nel contempo il marito fa sequestrare una donna con il figlio piccolo per condizionare il giudizio della misura di prevenzione. Tutto ciò è gravissimo e lesivo dell’immagine della signora».
• Nel 2011 ha convinto il terzogenito “Salvuccio”, appena uscito dal carcere dopo aver scontato 9 anni per associazione mafiosa, a chiedere ai giudici di risiedere lontano dalla Sicilia: «Almeno un figlio lo voglio salvare».
• Ha suscitato allarme, nel 2013, la sua gita a Mesagne, in Puglia, per andare a trovare la moglie di un altro boss, Giuseppe Rogoli, fondatore della Sacra Corona Unita (vedi scheda). Per il DAP non è una coincidenza, perché il marito, Totò, passa le ore d’aria al carcere Opera, in compagnia di un altro boss dell’associazione mafiosa pugliese (Lirio Abbate) [Esp 23/1/2014] (a cura di Paola Bellone).