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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Francesco Baccini

• Genova 4 ottobre 1960. Cantante. Autore. Sue canzoni più famose: Figlio unico (1989), Sotto questo sole (cantata con I ladri di biciclette e vincitrice del Festivalbar 1990), Le donne di Modena (1990). Pippo Baudo lo escluse dal Sanremo 2007 (con il tenore Roberto Alagna) e venne tenuto fuori anche da Sanremo 2008, dove voleva cantare Uniti con Povia (i due avevano fatto coppia già a Sanremo 2006). Ha sostenuto di essere antipatico «alla casta» (vedi Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo), a cui i suoi versi darebbero fastidio.
• «Io venivo dalla musica classica e mi sono appassionato alla canzone leggera ascoltando Tenco e De André» (Luca Benedetti) [CdS 25/5/2011]. «Ha fatto il camallo al porto e poi è scappato a Milano su un’auto scassata per tentare la fortuna nel mondo della musica». (Alberto Riva) [CdS 30/5/2011]. «Prima di diventare cantante, tentò anche la strada del cabaret a Milano» (Gigi Vesigna) [Oggi 6/6/2013]. «Si presentò, con Luciano Ligabue, Marco Masini e Paolo Valesi, alla selezione di nuovi talenti organizzata da Gianmarco Mazzi per Caterina Caselli» (Stefano Lorenzetto) [Il Giornale 29/11/2009]. «Nel 1989 edita il suo primo disco, Cartoons. Un successone che vinse il premio Tenco. Nel 1992 esce Nomi e Cognomi. "Grazie alla canzone intitolata Giulio Andreotti non ho più messo piede in tv per anni"». (Riva, cit)».
• Andreotti (1919-2013) ascoltò la canzone. Ecco il resoconto di quel momento nel racconto di Francesco Merlo: «Poi ascoltammo insieme la canzone di Francesco Baccini: “Chi ha mangiato la torta? Chi ha sbagliato la manovra? Chi c’è dietro la piovra?”. E ogni volta il coro rispondeva: “Andreotti”. Ricordo bene come i suoi occhiali da presbite rendevano grandi quegli occhi naturalmente piccoli: "Mi piace. Sembra scritta da me. Ha messo in musica quello che io penso di me stesso e cioè che, a parte le guerre puniche, perché ero troppo giovane, mi viene attribuito di tutto" [la Repubblica 7/5/2013].
• Indole scanzonata, simpatica espressività vocale, testi venati di ironia cabarettistica, esordì cantando la sigla finale del Festival di Sanremo 1988, Mamma dammi i soldi. Con Cartoons (1989) vinse il Premio Tenco come «miglior album d’esordio».
• I frequentatori del suo sito chiamano se stessi “topolardi”.
• Giocava a calcio da portiere: «Mi presero alla Sampdoria, la squadra che avevo nel cuore, e sognai di diventare un blucerchiato fino ai 16 anni, quando debuttai nella Primavera. Poi un incidente al femore e la fine del sogno». Morto il padre, genoano, ha cambiato squadra: «Il Genoa è diventato la mia fede». Per la squadra, in occasione del centenario (1993) ha scritto con Fabrizio De Andrè (1940-1999), l’inno del centenario, che non è stato comunque mai adottato.
• Appassionato di subbuteo.
• Nel 2003 ha firmato l’appello dei cantanti italiani per legalizzare le droghe leggere.
• Nel 2005, durante il programma tv Music Farm bestemmiò in diretta perché respinto da Dolcenera: fu immediatamente espulso dalla trasmissione e abbandonato dalla fidanzata del momento, Patricia Vezzuli.
• Altre fidanzate note di Baccini: Malena Gracia (spagnola, a suo dire bisessuale), Ania Goledzinowska (ex di Cristiano De André, che lo lasciò il giorno del suo compleanno), Elisa Radaelli.
• Nel 2007 album Dalla parte di Caino (Target/Delta).
• Nell’agosto 2007 disse di Vasco Rossi: «Vasco Rossi rappresenta il collante di cinque generazioni: la droga (...) Da parte sua non c’è mai una condanna vera, un no deciso». Vasco Rossi gli telefonò, e Baccini dovette scusarsi.
• Parecchie manifestazioni di simpatia per Beppe Grillo. Ha scritto l’inno della Woodstock grillina del 2010 (Cesena, 25-26/9): «cambiano le cose / cambiano i colori / cambiano le storie / con i narratori / cambiano le stelle / insieme alle stagioni / cambia la maglietta / con i pantaloni».