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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Maria Grazia Cucinotta

• Messina 27 luglio 1968. Attrice. Produttrice. «Quando sono andata via da Messina per lavorare nella moda, mio padre non mi ha parlato per anni».
• In gara nell’87 a Miss Italia, fu eliminata prima della finale. Andò meglio con Renzo Arbore, che la volle come odalisca a Indietro tutta, quindi Lucherini e Spinola la scelsero per C’era questo e c’era quello: i fiocchetti sulle calze che coprivano le sue lunghissime gambe servivano a contare il punteggio dei concorrenti. Con Il postino di Massimo Troisi (1994) arrivò il successo al cinema, poi I laureati di e con Leonardo Pieraccioni (1995) ecc.
• Alta, bruna, bella, «Messina le sembrava troppo stretta per cominciare a volare, e così, appena suo fratello Tanino vinse il concorso alle poste di Brescia, lei lo raggiunse per inseguire provini a Milano» (Lucia Castagna): «Anche papà lavorava alle poste... La mia, in fondo, è tutta una storia di posta e postini che s’incrociano, quasi un segno del destino. Che poi mi ha portato al Postino di Troisi, il film che ha cambiato la mia vita. Non andavo bene per fare la modella a causa del mio troppo seno, e i soliti falchi mi proponevano foto e film porno, perché pensavano che le mie forme fossero adatte... Ma i compromessi non li ho mai accettati; io non mi spoglio». «Ho incontrato Troisi solo per le insistenze di Nathalie [Caldonazzo – ndr], la sua fidanzata».
• Nel giugno 2007 si venne a sapere che dieci anni prima tre malviventi di Messina (scoperti attraverso alcune intercettazioni) avevano in mente di sequestrare lei o qualcuno dei suoi familiari.
• Nel 2006 ha fondato la società di produzione cinematografica Seven Dreams Productions (Onde corte, Transgression, Tulpa).
• Nel 2009 è stata la madrina della Mostra del Cinema di Venezia, presentando il film dell’inaugurazione Baarìa, di Giuseppe Tornatore: «Questa edizione della Mostra è un vero omaggio alla Sicilia: sono felice per la mia terra, che è davvero magica. E io, scelta come madrina, sembro la ciliegia sulla torta». «Sono convinto che dal vivo, sul posto, è tutta un’altra cosa, ma in tv... Vogliamo spendere due, due sole paroline sulla madrina della manifestazione Maria Grazia Cucinotta? È così difficile, per un’attrice, leggere un discorsino? Tutta colpa della tv: dal vivo, ci scommetto, è un’altra cosa» (Aldo Grasso) [Cds 4/9/2009].
• Nel 2011 ha esordito alla regia con il cortometraggio Il Maestro, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Controcampo italiano. «È una storia tenera, con protagonista un anziano maestro, interpretato da Renato Scarpa, che non si arrende alla pensione e si intrufola ogni mattina nella scuola elementare dove insegnava per interrogare i suoi piccoli scolari. “La regia mi affascina e questa storia mi apparteneva, la sentivo sincera. Il corto è stato scritto da mia sorella Giovanna, è ispirato a mio nonno e interpretato dai ragazzini della quinta elementare della scuola romana frequentata da mia figlia Giulia”» [Tmp 3/9/2011].
• «Ho rifiutato Austin Powers e anche L’avvocato del diavolo dove avrei dovuto essere nuda per dieci minuti. Ho rifiutato il calendario Pirelli. Non mi pento». Prima scena di nudo ne L’imbroglio nel lenzuolo (Alfonso Arau, 2009), in cui interpreta una lavandaia siciliana d’inizio Novecento, ripresa a sua insaputa da un giovane regista mentre fa il bagno in un laghetto: «È un nudo molto casto, un nudo siculo…». «Non avevo mai fatto una scena di nudo, ma, essendo la produttrice, ho potuto scegliere quanto espormi».
• A 18 anni pensò di ridursi il seno: «Mi sarei fatta una prima. Ero una ragazzina insicura. Solo oggi ho capito quanto è fico essere femmina, perché mi so muovere, mi so vestire, non mi sento più ingombrante come da ragazza» (a Elisa Messina) [N20 17/9/2009]. «Sono molto più donna a 40 anni di quando ne avevo 18. Non ho più paura di essere un sex symbol. Nessuno deve pensare che avere le tette impedisca di far funzionare il cervello. Sono serena: tante donne si massacrano per diventare delle sex symbol, io per fortuna ci sono nata» (a Maurizio Della Palma) [Donna Moderna 2/9/2009].
• Per vedersi più bella usa sieri a base di bava di lumaca, ciglia finte e reggiseni su misura, ma rifiuta le infiltrazioni di botulino. «Sono contraria a tutto ciò che altera l’espressione del viso di un’attrice, perché chi fa questo lavoro deve recitare con tutta la faccia, e il Botox ti rende una statua di cera. E poi ho anche delle motivazioni tutte mie: se vedo un ago svengo, quindi figuriamoci se penso a farmi le punture in faccia…» (a Stefania Fiorucci) [N20 3/6/2010].
• «La Cucinotta incarna un mix unico di spiccata sensualità e di rassicurante ideale materno» (Mirella Serri) [Sta 30/5/2009].
• «Nelle scene di seduzione la Cucinotta rasenta la perfezione della materia inerte» (Grasso) [Cds 10/6/2004].
• È ambasciatrice del “World Food Program” dell’Onu.
• Sposata con Giulio Violati (imprenditore, immobiliarista e produttore con solide entrature nel mondo della politica), una figlia (Giulia).
• È superstiziosa: «Da mia nonna Agatina, ci andavano davvero in tanti. Le comari facevano la fila per sottoporle i casi più strani. In Sicilia si diceva che lei fosse in grado di togliere il malocchio. E io, oggi, come potrei dire che non ci credo? L’ho visto con i miei occhi. È una cosa di famiglia».