28 maggio 2012
Tags : Mario Cucinella
Biografia di Mario Cucinella
• Palermo 29 agosto 1960. Architetto. Famoso nel campo delle innovazioni tecnologiche ed ecosostenibili. Primo architetto italiano a vincere un premio Mipim nella categoria green building due volte: nel 2009 con il Centre for Sustainable Energy Technologies a Ningbo, in Cina, e due anni dopo con la sede della 3M alle porte di Milano.
• Laureato presso la facoltà di Architettura di Genova lavorò con Renzo Piano e poi fondò Mario Cucinella Architects a Parigi nel 1992 e a Bologna nel 1999, dedicandosi alla ricerca e allo sviluppo di prodotti di design industriale e alla progettazione ambientale ecosostenibile. Fu chiamato dal ministro Rutelli nel Consiglio nazionale del design. Dice d’ispirarsi soprattutto all’arte, dalla Land art a Christo fino a quei pittori, scultori e performer artisti che si stanno dedicando a declinare le tematiche tecniche secondo canoni estetici.
• «La nostra proposta è proprio quella di una casa bella, per tutti, che non inquini, anzi che produca energia. Il progetto che abbiamo presentato è quello di un’abitazione di 100 metri quadri a 100 mila euro. Che ogni anno consuma poco più di 600 euro sia per scaldare sia per rinfrescare. Il nostro slogan è 50 mila euro li paghi tu, 50 mila li paga il sole. Molti comuni ci hanno già chiamato per fare con quel progetto edilizia pubblica. Il fatto è che nel settore immobiliare il guadagno, spesso, è del 600%. Le case però non devono costare così tanto, soprattutto quelle nuove. Noi stiamo lavorando su questa linea oltre che sulla sostenibilità, cioè su tutte le tecnologie che ci consentono di risparmiare energia e non inquinare. La “nostra” casa, su 100 metri quadrati, ne ha 30 di pannelli fotovoltaici: si tratta di una spesa di circa 18 mila euro, con 250 euro di credito al mese. È un’abitazione a “misura di desiderio”. Le case del futuro saranno così. Se ripensiamo la casa come momento di incontro, anche questa filosofia potrebbe farci risparmiare. Per esempio si può pensare a palazzi dove ci sono lavanderie in comune come in America. E poi basta con quei casermoni tutti uguali: si pensa prima all’architettura della casa e poi alle persone e invece dovrebbe essere il contrario. Se le amministrazioni comunali ce lo consentissero, potremmo costruire anche a 700 euro al metro quadrato. Esistono mobili belli e funzionali a basso prezzo. Chi non ha in casa un pezzo Ikea? Perché non si possono realizzare case altrettanto belle e funzionali a basso prezzo? Ci preoccupiamo sempre di cosa mettere dentro le abitazioni e troppo poco di come sono fatte e di come farle belle senza che costino troppo» (ad Antonella Mariotti).
• Fece il giro del mondo l’immagine di un suo progetto che portava alle estreme conseguenze le recenti direttive di molte grandi corporation della Silicon Valley che hanno deciso di tornare a luoghi in cui potenziare il contatto umano, con il palmare e il cellulare spento, dove confrontarsi liberamente, lavorare con piacere grazie a un ambiente a misura d’uomo, segnato da materiali e luce naturale, gradevole e condiviso con un numero adeguato di colleghi: disegnò un unico spazio lungo più di duecento metri che si affacciava su di un cortile alberato, al centro un tavolo unico lungo quanto la sala, semplice, forte, unitario. L’ambiente di lavoro completamente in rete, ogni ricercatore con la possibilità di scegliere dove e con chi, eventualmente, sedersi a seconda delle diverse esigenze e momenti della giornata. Quell’immagine, quasi un allestimento d’arte concettuale, oltre alla sua forza iconica, dimostrava una nuova frontiera del lavoro in team grazie ad un ambiente diverso e visionario» (Luca Molinari).
• Fu affidato a lui e a Stefano Boeri il progetto per la sala conferenze sospesa sul mare alla Maddalena, con vista sulla baia fra Caprera e Santo Stefano, dove si sarebbero dovuti riunire i grandi della Terra per il G8 del giugno-luglio 2009 (poi tenutosi all’Aquila dopo il terremoto). [Lauretta Colonnelli].