28 maggio 2012
Tags : Enrico Cucchiani
Biografia di Enrico Cucchiani
• Milano 20 febbraio 1950. Manager. Ex membro e poi vicepresidente del management board del gruppo Allianz, dal novembre 2011 al settembre 2013 consigliere delegato e ad di Intesa San Paolo In seguito ad uno scontro col presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Giovanni Bazoli, si dimise a sei mesi dalla riconferma. «Del resto, reclutando dall’esterno un proprio team ed entrando con una certa frequenza in conflitto con manager di prima linea della banca, in questi due anni non sembra essersi integrato nell’istituto» (Sergio Bocconi) [Cds 30/9/2013].
• «Ha raggiunto i risultati sperati durante un periodo di grande difficoltà, ma oggi e in futuro la banca ha bisogno di diventare più dinamica e di maggior sintonia tra chi la gestisce e chi decide le strategie. Da qui la nomina di Messina (…) Cucchiani resterà a Intesa Sanpaolo per altri sei mesi come direttore generale, carica che aveva in quanto amministratore delegato, ma senza poteri e deleghe. Il periodo servirebbe per far maturare i requisiti pensionistici all’ex manager, che ha ricevuto una buonuscita di 3,6 milioni» (Giuliana Ferraino) [Cds 1/10/2013].
• «Un manager che, secondo gli analisti, si era caratterizzato per una visione della banca più mercatista e aperta all’interlocuzione con operatori esteri» [Fog 2/10/2013].
•Bocconiano dell’anno 2006 (premio ricevuto il 24 maggio 2007). Sostenne il governo tecnico guidato da Monti.
• «Amico di banchieri come Alessandro Profumo» (Sergio Bocconi).
• Consigliere di Pirelli & C, di Illycaffé, della Editoriale Fvg, presidente della Mib Schhol of Management, membro dell’advisory council della Stanford University, membro della Trilateral commission, dell’Aspen Institute, del consiglio relazioni Usa-Italia, dell’Istituto per gli studi di politica internazionale Ispi, delle Associazioni Civita e Intercultura e dell’Ania [Fat 5/6/2010].
• Nel 2012 trentottesimo nella lista dei manager più pagati, con uno stipendio di 2,66 milioni.
• «Non ho famiglia né figli, alla mia morte lascerò tutto in beneficenza».