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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Nino Cristofori

Ferrara 31 luglio 1930 - Ferrara 14 marzo 2015. Politico. Deputato dal 1968 al 1992 (Dc), tra il 1972 e il 1992 fu sottosegretario alla Sanità, all’Industria, al Lavoro. Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale nell’Amato I (1992-1993).
• Più che democristiano, andreottiano. Quando, dopo l’attentato a Giovanni Falcone (23 maggio 1992), Andreotti ritirò la sua candidatura a presidente della Repubblica, Cristofori chiamò concitato l’allora braccio destro di Occhetto, Claudio Petruccioli, dicendogli: «La strage è un attacco a Giulio».
• «L’ultima grande cena democristiana (ma fu solo una rimpatriata) che si ricordi risale al dicembre del 2003, dieci anni dopo il tracollo dell’antico regime e l’autoaffondamento della Dc, promotore Nino Cristofori: si festeggiava con l’interessato l’assoluzione di Andreotti e c’erano tutti, ma proprio tutti, da Francesco Cossiga a Paolo Cirino Pomicino, da Ciriaco De Mita ad Arnaldo Forlani, da Remo Gaspari a Pier Ferdinando Casini, passando per Gianni Letta. Poi, più nulla» (Paolo Franchi) [Cds 12/4/2011].
• Nel dicembre 2007 Gianni Genoldi, presidente del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale, disse che sulle pensioni stavamo ancora pagando il prezzo della legge Cristofori del 1990: quella legge, promossa dall’allora sottosegretario alla Presidenza (Andreotti VI), estendeva ai lavoratori autonomi (artigiani e commercianti) i criteri di calcolo applicati ai dipendenti (2% per ogni anno di contribuzione, fino a un massimo dell’80%) anche se l’aliquota di versamento all’Inps era della metà. Risultato: artigiani e commercianti, che tra il 1992 e il 1995 avevano un attivo di gestione di circa 2 miliardi di lire, chiusero il 2006 con un passivo di 1.997 milioni di euro.