28 maggio 2012
Tags : Vladimiro Crisafulli
Biografia di Vladimiro Crisafulli
(detto Mirello) Enna 28 dicembre 1950. Politico. Del Pd. Ex parlamentare (senatore nel 2008, deputato nel 2006 con l’Ulivo).
• Indagato dalla Procura di Enna nel 2002 per concorso esterno in associazione mafiosa (in un filmato all’hotel Garden di Pergusa conversa con il boss mafioso Raffaele Bevilacqua). L’indagine è stata archiviata nel 2004 perché non c’erano «elementi sufficienti».
• Membro del Cda dell’Università Kore di Enna, da lui fortemente voluta: «L’ateneo forse non trabocca di luminari internazionali, ma di politici sì. Politico è Mirello, che sta nel Cda con la sua “licenza media inferiore”, politico è il presidente Cataldo Salerno che guida pure la Provincia, politici altri due membri del consiglio quali Carmelo Tumino (deputato regionale della Margherita) ed Edoardo Leanza (idem, per Forza Italia) e politico infine è Salvo Andò, che ai bei tempi socialisti fu ministro della difesa e adesso della Kore è il Rettore» (Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella).
• «Lo definiscono “il più democristiano tra gli ex comunisti”. Una vita nel Pci. Soprattutto, uno dei pochi dirigenti della sinistra a poter mettere sul piatto vittorie elettorali in serie nell’isola che è il granaio dei voti del centrodestra» (Enrico Del Mercato).
• Così sicuro di sé da affermare che lui a Enna vince «col proporzionale, col maggioritario e pure col sorteggio». Alle elezioni provinciali 2008, dopo quindici anni, Enna è passata al PdL.
• L’11 aprile 2010, con il 61,9% dei voti, ha vinto le primarie del Pd per la carica di sindaco di Enna, ritirando però la candidatura il 17 aprile successivo.
• Nel settembre 2010 viene rinviato a giudizio per aver fatto pavimentare, a spese della provincia, una strada che porta alla sua villa («I politici devono vivere senza fognature e illuminazione?»)
• Il 18 gennaio 2013 il Pd lo ha escluso dalle liste elettorali per le politiche, nonostante i suo 6.348 voti raccolti alla primarie per «tutelare l’immagine e l’onorabilità del partito». «Luigi Berlinguer mi ha chiamato a cose fatte: “abbiamo deciso di non ricandidarti. Ti vuoi ritirare?”. Ora farò politica senza un ruolo istituzionale. Io non mi arrendo”».
• Alla fine del 2013 è stato eletto segretario provinciale del Pd di Enna con più dell’86% di preferenze. Alle primarie dello stesso anno ha sostenuto Cuperlo contro Renzi: «Gli tiro la volata per puro capriccio: per fare uno sfregio ai renziani. Perché lei lo sa, vero, che razza di gente sono i renziani?» (a Fabrizio Roncone) [Cds 4/11/2013].
• «Metodi spregiudicati, dicono, e c’è perfino un’intercettazione della polizia che inquadra Crisafulli mentre parla con un mafioso di appalti e posti di lavoro. Ma c’è una singolare inversione dei ruoli. Il mafioso propone e Crisafulli replica in modo sprezzante: “Qua si fa come dico io. Quell’appalto va a tizio e non a chi dici tu”. Mi rendo conto che siamo lontani dalla socialdemocrazia scandinava e pericolosamente vicini a “fronte del porto” ma finora “Mirello” è l’unico dirigente di sinistra in Sicilia con un seguito popolare e qualche scelta economica non fallimentare. E questo dovrebbe preoccupare la sinistra almeno quanto la “disinvoltura” di Crisafulli» (Massimo Bordin) [Fog 22/1/2013].
• «Partecipò anche a un film, ambientato a Leonforte, e ci scherza così tanto su questo suo carattere perfetto per il casting, da volere interpretare il ruolo del mafioso. Non è tipo da giubbetto da Fonzie. Ha appunto centoventi chili addosso, odia fortissimamente la dieta e assapora quelli che a Enna, in un ristorante vicino al Castello di Lombardia chiamano i “dalemini”, ossia pesciolini marinati nel modo raffinato e squisito proprio di chi, in quella terra, l’unico mare che vede è il grano a perdita d’occhio. Nel menu c’è scritto proprio così, “dalemini”, giusto in omaggio a Massimo D’Alema che non è un fighetta e con Mirello ne ha fatte tante di campagne elettorali. Come quando andavano insieme dal barone Cammarata, numismatico di fama internazionale, per ammirare i reperti archeologici e festeggiare insieme – convocando per l’occasione Nicola Latorre che a Enna ci viene ancora volentieri per le battute di caccia – quel posto dove da sempre, pure quando Silvio Berlusconi totalizzava il 61 a zero, Crisafulli vinceva. Perché Mirello, appunto, è Mirello» (Pietrangelo Buttafuoco) [Fog 16/11/2013].
• Sposato con Maria, due figli.