28 maggio 2012
Tags : Giulia Maria Crespi
Biografia di Giulia Maria Crespi
Merate 6 giugno 1923. Presidente onorario del Fondo per l’ambiente italiano (Fai), da lei fondato nel 1975. Erede della famiglia di cotonieri lombardi che fu padrona fin dalle origini del Corriere della Sera, nel 1973 spartì la proprietà con Gianni Agnelli e con il petroliere Angelo Moratti, nel 1974 cedette la sua quota all’editore Angelo Rizzoli. «Il paesaggio è il bene collettivo più prezioso che noi italiani possediamo».
• «Una donna elegante, aristocratica che ha sempre trovato il tempo di lavorare» (Alain Elkann).
• «Cominciai ad occuparmi di ambiente nel 1965. Con altre persone fondai il Fai, eravamo ispirati dalla mia amica Elena Croce che sosteneva che in Italia doveva nascere una fondazione come il National Trust inglese».
• Nell’estate 2006 si schierò al fianco del governatore sardo Renato Soru, la cui tassa sul lusso aveva scatenato la protesta di Briatore & Co.
• Nel 2007 aprì al pubblico le Cascine Orsine di Bereguardo, in provincia di Pavia, la più grande azienda agricola biodinamica del Nord Italia di cui è anche fondatrice (650 ettari di terreno, 350 dei quali coltivati, lungo il Ticino): «Si tratta di un progetto mutuato dai paesi nordici e che parte dalla spesa a prezzi contenuti per acquistare prodotti come pasta, pane, riso, formaggi, carne, frutta, verdura, ma che ha anche il fine di avvicinare chi vive in città alla campagna, al mondo contadino e agli alimenti che tutti i giorni mettiamo sulla nostra tavola»; criticò il via libera dato dalla Commissione europea alla commercializzazione di tre tipi di mais transgenico e della barbabietola da zucchero geneticamente modificata: «Introduciamo nell’alimentazione prodotti agricoli nuovi di cui non conosciamo gli effetti»; vinse il premio Mondello per la comunicazione.
• Si è battuta per evitare la costruzione di una terza pista all’aeroporto di Malpensa: «Sono in pericolo territori straordinari, una fonte di ossigeno e di agricoltura, paesaggi intatti e invidiati dal mondo, tutto per una massa di voli low cost».
• Il libro che più ama è Vita e destino di Vasilij Grossman: «Dimostra quanto un’utopia si sia rivelata, nel reale, un dramma, una tragedia. E rivela che cosa ci sia dietro le quinte della storia, le epoche tremende in cui l’uomo è succube del potere e non può essere artefice del proprio destino. Questo lavoro mi ricorda quello che per me è, forse, il più grande romanzo d’ogni tempo: Guerra e Pace. Adoro Tolstoj. Ma sono tutti gli scrittori russi a coinvolgermi emotivamente: Cechov che mi fa ancora piangere quando leggo certi suoi Racconti, Gogol. A proposito di Gogol, le racconto un episodio significativo. Quando Sergio Romano era ambasciatore a Mosca diede un ricevimento in onore del Fai e venni presentata al ministro della Cultura dell’Urss. Dopo un paio di convenevoli gli domandai: “Perché non consentite la pubblicazione delle opere di Gogol?”. Non mi rispose neppure, mi girò le spalle e se ne andò» (a Renato Rizzo) [Sta 27/11/2010].
• Nel 2008 ha vinto il premio Dama d’argento, dedicato agli uomini e alle donne che fanno grande Milano.
• Ha sposato l’architetto Guglielmo Mozzoni.