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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Giobbe Covatta

• (Gianni Maria) Taranto 11 giugno 1956. Attore. Scrittore. Prima grande popolarità grazie alle apparizioni al Maurizio Costanzo Show dove leggeva sue composizioni ispirate alla Bibbia, ma che facevano ridere.
• Nel 2012 visto nello spettacolo 6° (sei gradi) e, al cinema, ne Il sole dentro (regia di Paolo Bianchini), dove recitava la parte di un «razzista qualunquista» (Corrado Zunino). Altri spettacoli: Niente progetti per il futuro (2011-2012, con Enzo Iacchetti), Seven (i 7 vizi capitali) (2008).
• Esordio cinematografico nel 1993 con Pacco, doppio pacco e contropaccotto (regia di Nanni Loy). In seguito anche in Sono stato negro pure io (Giulio Manfredonia, 2002) e Una donna per la vita (Maurizio Casagrande, 2011). Nel 2012 è uno dei doppiatori del film d’animazione Ribelle - The brave.
• Debutto televisivo nel 1987 su Odeon Tv, l’anno successivo è su Rai 2 con Tiramisù. Poi con Serena Dandini e Corrado Guzzanti ne L’ottavo nano (2001), a Mediaset con Zelig (2007-2008) e nella fiction Medici Miei (2008).
• «Io provengo dalla commedia dell’arte, quella meravigliosa scuola d’improvvisazione in cui sai soltanto da dove partire, non dove devi arrivare: tutto il resto è invenzione».
• «Sul palco del Derby o dello Zelig la regola era: se non ti menano, funziona».
• «Si affida ai toni e ai modi sommessi con cui butta lì una battuta, confermando la regola secondo cui un buon umorista raramente fa sbellicare dalle risate» (Brunella Schisa).
• «Sono un comico, non un umorista, c’è una differenza fondamentale. L’umorista è uno che recita le battute del comico, ma non ci mette la comicità. Per esempio Paolo Rossi. Lui è un umorista. In televisione e in teatro funziona benissimo, ma quando scrive un libro non ha lo stesso successo. Perché? Perché le sue battute sono legate alla sua immagine e funzionano soltanto se dette da lui. Io invece quando scrivo i libri faccio l’operazione inversa: cancello tutte le battute legate all’interpretazione. Per questo vendo».
• I suoi libri Parola di Giobbe e Pancreas hanno venduto milioni di copie: «I veri scrittori non me l’hanno perdonata e alcuni sono stati presi da crisi isteriche». L’ultimo nel 2005: Corsi e ricorsi ma non arrivai (Mondadori).
• Di sinistra. Nel 2006 candidato alle elezioni comunali di Roma con i Verdi, eletto con 3.586 preferenze. Ha poi sostenuto Dario Franceschini alle primarie del Pd (2009) e Ignazio Marino a sindaco di Roma (2013).
• Collabora da anni con Save the children e Amref, onlus con programmi in Africa: «Avevo regalato a una bambina la sorpresina di un ovetto Kinder. Era felicissima, ci ha giocato per tutto il giorno. La sera me l’ha riportato: pensava di dovermelo restituire. Qui c’è tutta la differenza tra un popolo povero ma fiero e dignitoso e la nostra cultura dell’indifferenza e del consumismo». Famoso lo slogan col quale invitava a fare donazioni: «Basta poco, che ce vo’?».
• Sull’utilizzo del profilattico per prevenire le malattie: «E dire che basterebbe ricordarsi, come scrive Giobbe Covatta, quel che raccomandano le mamme: “Copriti, che sennò ti prendi un malanno”» (Michele Smargiassi) [Rep 20/3/2009].
• Appassionato di vela, nel 2006 è stato spesso ospite di Velisti per caso (Rai 3) e maestro di vela nella trasmissione Vela spiego io (Sailing Channel, pacchetto Sky).
• Sposato con Paola Catella, due figli. Il matrimonio fu celebrato da Maurizio Costanzo.