28 maggio 2012
Tags : Flavio Costantini
Biografia di Flavio Costantini
• Roma 21 settembre 1926 - Roma 20 maggio 2013. Pittore e illustratore.
• «Sembra che come primo quadro abbia dipinto una sogliola: ma tutto finisce lì. In seguito non è certo attratto dalla natura morta del Caravaggio o dalla merenda di Bonnard. La sua occhiata sul mondo è secca e rapida come una rivoltellata: decoratore di fatti visionario e raffinato, perfetto ricostruttore di ambienti e dettagli che fanno da cornice alle azioni dell’anarchia in Europa, ce li restituisce in pittura ai confini della paranoia ossessiva» (Giorgio Soavi).
• «Prima di dedicarsi all’illustrazione e alla pittura è stato marinaio, allievo ufficiale della Marina Mercantile. È probabilmente l’unico marinaio al mondo che non sa nuotare, totalmente idrofobo: se beve un bicchier d’acqua si strozza al primo sorso. Ama il mare ma detesta l’acqua. Il suo primo imbarco civile avvenne su una petroliera dell’Agip che si chiamava Rapallo. Dopo la petroliera fu il transatlantico: una nave svedese del 1900 che dal Mediterraneo faceva rotta verso gli Stati Uniti: “Era un bel giro, ma non apprezzavo, credevo di essere un cameriere. Non fosse stato per le nascite e le morti, sembrava di viaggiare in un albergo di lusso”. In mare cominciò a leggere: Salgari, Conrad, Stevenson, Kafka, che entrarono quasi senza essere chiamati nei primi disegni buttati giù in attesa degli imbarchi. Quando arrivò la scelta definitiva di abbandonare il mare, Salgari, Conrad, Stevenson, Kafka divennero ossessione artistica e ciclo pittorico. Poi è stato il ciclo degli anarchici, nato dalla delusione, anzi dalla crisi di nervi, provocata da un viaggio in Unione Sovietica. Quei mari striati di tempera, quei vascelli dalle vele stanche o gonfie d’ardimento, quelle silhouettes di scrittori, o di anarchici, o di eroi risorgimentali inseriti in un montaggio figurativo che ne rammenta la vita, l’opera, le imprese anche in chiave ironica». (a cura di Lauretta Colonnelli).