28 maggio 2012
Tags : Franco Cordero
Biografia di Franco Cordero
• Cuneo 1928. Giurista. Saggista. Polemista. Professore emerito presso l’università La Sapienza di Roma. «Insigne giurista e insolito scrittore» (Antonio Gnoli). Noto anche per aver affibbiato a Silvio Berlusconi il soprannome di “Caimano”.
• «Elementari e liceo a Cuneo dove sono nato. L’università invece l’ho fatta a Torino. Ricordo che al liceo avevo deciso che sarei diventato medico. Poi fui traviato da un tale di qualche anno più grande di me che mi prospettò un avvenire radioso nel mondo della giurisprudenza. Mi laureai in Diritto romano con Giuseppe Grosso, il quale mi offrì di restare all’università. Rifiutai, salvo poi pentirmene. Decisi di fare l’avvocato a Milano. Avevo 26 anni e la sensazione di aver seppellito ogni velleità di tipo scientifico. Nel 1959 vinsi la cattedra messa a concorso dall’Università di Urbino. Provai a tornare all’Università di Torino. Generosamente Grosso fece di tutto perché potessi riuscire nell’impresa. E infatti nel 1974 approdai nuovamente a Torino. La cosa che non potevo immaginare era che due anni dopo mi avrebbero chiamato a insegnare all’Università di Roma».
• Tra i suoi libri: Procedura penale (Giuffrè, 1966), Osservanti (Giuffrè, 1967), Trattato di decomposizione (De Donato, 1970), L’Epistola ai Romani (Einaudi, 1972), Savonarola (Laterza, 1986-88), Le strane regole del signor B. (Garzanti, 2003, premio Bagutta), il romanzo L’armatura (Garzanti, 2007). Da ultimo L’opera italiana da due soldi (Bollati Boringhieri, 2012) e Morbo italico (Laterza, 2013).
• Editorialista di Repubblica.
• Ultimo soprannome affibbiato a Berlusconi: “Silvius Magnus Fraudolentus”. «Il primo nomignolo minimalista, “B”, figura anche nel titolo di un libro del professore, Le strane regole del signor B, uscito nel 2003 per Garzanti. Poi c’è “Re Lanterna”, che allude all’impero televisivo del Cavaliere perché l’immagine è evocativa di schermi e cose luminescenti. “L’Olonese” invece richiama il fiume Olona, corso d’acqua che scorre tra le province di Varese e Milano. Ma soprattutto “Olonese” era il nome di un famoso corsaro del tardo Settecento» (Silvia Truzzi) [Fat 20/9/2013].
• Scrittura ricercata, dotta, spezzata, con la quale infilza ogni volta che è possibile Berlusconi, da lui chiamato “signor B.” e sommamente disprezzato (trattato come un Mackie Messer della contemporaneità). Ammiratissimo, ciononostante, da Giuliano Ferrara, sottomesso alla sua immensa erudizione.
• «Passato dai chiostri dell’Università Cattolica al pulpito di Repubblica, il “Signor C.” ha da anni indossato la toga dell’Inquisitore, esercitando con un rigore domenicano le arroventate tenaglie dell’antiberlusconismo contro l’Egoarca di Arcore e il suo popolo “credulo, obbediente, adorante”. Giurista fine e fazioso; luminare del diritto e autore di un celebre quanto impervio manuale di procedura penale la cui lettura, se resa obbligatoria agli studenti prima dell’iscrizione, diminuirebbe di molto l’affollamento della facoltà di Giurisprudenza; scrittore dalla prosa fanfaluchesca e allucinatoria che ha finora prodotto dimenticabili romanzi; paroliere di fiducia di Nanni Moretti; oltre che incontrollato e monomaniaco antiberlusconiano che ha attribuito in punta di diritto al Cavaliere i mali presenti, passati e futuri del Paese, soprattutto quelli inesistenti» (Luigi Mascheroni) [Grn 11/2/2010].
• Amante dei maglioncini a collo alto (tipo dolcevita) con i quali si mostra volentieri in tv.
• Tifa per il Torino.