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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Pierluigi Concutelli

• Roma 3 giugno 1944. Terrorista. Di Ordine nuovo. Killer del giudice Vittorio Occorsio (alle 8.30 del 10 luglio 1976) e delle “spie” Ermanno Buzzi e Carmine Palladino, uccisi in carcere a Novara (1981 e 1982). Arrestato nel febbraio 1977, è stato condannato a quattro ergastoli.
• «Dichiara di considerarsi un assassino ma non un terrorista, poiché è “stato sempre attentissimo a non ferire o peggio uccidere cittadini inermi”. Ma è una distinzione senza fondamento, visto che il giudice Occorsio quando venne ucciso — apposta in un giorno di ferie, perché senza scorta — era un cittadino inerme (e se poi fosse stato “armato”, ciò cambierebbe qualcosa?). E inermi erano anche le due “spie”, vere o presunte, che Concutelli uccise in carcere» (Giovanni Belardelli).
• Nel 2008 ha pubblicato il libro L’uomo nero (Marsilio), scritto con Giuseppe Ardica. La presentazione in programma in una Feltrinelli di Roma il 29 febbraio 2008 fu annullata «per motivi d’opportunità».
• «“In quei giorni prima sparavo e poi pensavo”, ha scritto nel libro. S’era ribellato alle regole della destra più istituzionale e in quelle memorie ha svelato che un suo “camerata” era stato lì lì per ammazzare l’allora segretario del Msi, Giorgio Almirante. Anche per questa sua aura ribelle, prima ancora che fascista, i giovanissimi dei Nuclei armati rivoluzionari volevano farlo evadere. Non ci riuscirono, e finirono nelle sue stesse carceri speciali. Di cui Concutelli, negli anni ‘90, scrisse una sorta di Guida Michelin, per raccontarne condizioni di vita, vitto e alloggio; invece delle stellette, distribuiva chiavi, gavette, sbarre e grate» (Giovanni Bianconi) [Cds 20/4/2011].
• «Concutelli frequentò la Spagna tra il 1975 e il 1977, tra la fine della dittatura di Franco e l’inizio della Transizione; e il suo compagno di cella e di fede, Angelo Izzo (uno dei mostri del Circeo) aveva raccontato, già nell’84 al Tribunale Penale di Roma, che neofascisti italiani collaboravano all’epoca con i servizi segreti spagnoli per catturare, torturare ed eliminare militanti dell’Eta. Concutelli, all’ordine di Stefano Delle Chiaie, gli avrebbe rivelato di aver partecipato nel sud della Francia al sequestro di uno di loro, poi narcotizzato e consegnato alla polizia segreta spagnola. Era “Pertur”? Eduardo Moreno Bergaretxe scomparve due settimane dopo l’omicidio del giudice Occorsio, che fu falciato da Concutelli con una mitraglietta “Ingrand”. L’arma risultò poi di proprietà di un commissario spagnolo, Mariano Conesa» (Elisabetta Rosaspina) [Cds 22/3/2011].
• Dal 2011 al marzo 2013 ha ottenuto la sospensione della pena per gravi motivi di salute, dopo la concessione dei domiciliari nel 2009 per lo stesso motivo. È assistito dal suo “angelo custode” Emanuele Macchi, che fu uno dei capi dello spontaneismo armato. «È rimasto in cella per 24 anni filati, fino al 2001, quando gli fu concessa la semilibertà, permesso di uscire al mattino per andare a lavorare e rientro la sera. In prigione aveva imparato il mestiere di giardiniere, e s’era messo a curare le aiuole dei cimiteri romani, Verano e Prima Porta, finché nel 2008 fu sorpreso con qualche “canna” che - disse -gli serviva per uso terapeutico. Ma tanto bastò a revocare i permessi e “richiuderlo”, come dicono i detenuti, fino ai ripetuti ictus che hanno sancito l’incompatibilità del suo stato di salute con il carcere. E che ora hanno determinato la sospensione della pena» (Giovanni Bianconi) [Cds 20/4/2011].
• Nel 2008 è apparso in televisione intervistato da Antonello Piroso su La7. «Davanti alle telecamere è apparso allucinato e confuso. Non si è mai pentito. Ha sempre rifiutato di considerarsi colpevole o innocente, preferendo la definizione di “responsabile”. Almeno ci ha rassicurato che, non avendo figli, “tutto questo finirà con Pierluigi Concutelli”» (Roberto Zicchitella) [Rif 20/4/2011].