28 maggio 2012
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Biografia di Luca Claudio
• Padova 28 febbraio 1971. Politico. Dal 2011 sindaco di Abano Terme – Padova (al secondo mandato). Già sindaco di Montegrotto Terme (dal 2001 al 2011). Dal 10 dicembre 2013 presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Termali.
• Nel 2007 fece affiggere dei manifesti con scritto: «Cittadini, emigrate, vivrete meglio da emigrati in un’altra nazione che da cittadini di questo Paese».
• Nel 2008, in risposta alla scarcerazione di Samid Abdelghani, marocchino accusato dello stupro di una quattordicenne di Este, fece scrivere su un tabellone luminoso davanti al suo municipio: «Cari cittadini, i clandestini in Italia possono stuprare i vostri figli! La giustizia non c’è più!!!».
• «Lui che ad appena trent’anni è stato eletto primo cittadino di Montegrotto Terme - cittadina di sedicimila abitanti - con una lista appoggiata da Forza Italia. Lui che nel 2006 è stato rieletto presentandosi con una lista civica slegata dai partiti. Lui che nel 2011 approda ad Abano Terme dove, a fronte di una sua lista, sbaraglia la concorrenza. Lui che lavora dalle "12 alle 18 ore al giorno" e che ha istituito, "per farsi trovare", tre diversi orari di ricevimento al giorno. Lui che tiene a far capire che troppo spesso si confondono i sindaci con i politici. Lui che ha il pallino della meritocrazia ("Bisogna cercare di valorizzare le persone più preparate in termini di res publica". Lui che per primo ha messo in campo le ronde di quartiere (non di stampo leghista, quindi senza divise) ottenendo un robusto calo della delinquenza; lui che ha istituito taglie nei confronti di chiunque delinque in modo reiterato; lui che ha posizionato sagome di cartone di vigili urbani lungo le strade e di bambini di bronzo ("Potrebbero essere i nostri ragazzi") sulle strisce pedonali per far moderare la velocità agli automobilisti ("Pur non avendo mai utilizzato un autovelox, adesso tutti fanno i bravi"). Lui che ha istituito il registro delle coppie di fatto e di quelle omosessuali, celebrando la prima unione fra due persone dello stesso sesso lo scorso 16 novembre ("Non ho fatto altro che riconoscere - ammette precisando di essere sposato con tre figli - i diritti fondamentali per l’essere umano")» [Mauro Castelli, economiaitaliana.it 16/12/2013].
• Appena rieletto il 19 giugno 2016 (con il 52.3% di preferenze) aveva detto «non sarò il sindaco di tutti». Anche perché non mandava giù l’inchiesta per turbativa d’asta e concussione che lo vedeva indagato: «I buoni siamo noi e abbiamo sconfitto i cattivi» e se l’era presa anche con i sacerdoti: «Cattocomunisti che votano Pd».
• Arrestato il 23 giugno 2016 è stato arrestato. Scrive Il Mattino di Padova: «In conferenza stampa, la Guardia di Finanza ha spiegato che il sindaco Luca Claudio si serviva di una società srl, intestata a Massimo Trevisan ma gestita dal sindaco stesso, per ottenere tangenti sugli appalti. Il meccanismo era: una volta affidato l’appalto a una ditta, questa pagava la tangente del 10 per cento pagando una consulenza di vario genere alla società srl di Trevisan. In occasione di piccoli appalti, invece, ci sarebbe stato passaggio di denaro in contanti» [mattinopadova.it 23/6/2016].
• I genitori del sindaco, dopo l’arresto: «Chi c’è dietro a questa manovra? Solo cattiveria contro nostro figlio. Anche i preti si sono messi. Eppure nostro figlio ha il conto in rosso, solo mutui da pagare e la Finanza lo dovrebbe sapere bene.
• «Le mie proprietà immobiliari sono 5 appartamenti, 5 garage e un capannone. Il resto è un’invenzione. Io e mia moglie insieme abbiamo un reddito mensile di 4.500 euro e credo, non avendo vizi e non facendo tanta vita mondana, che ci possiamo permettere di investire qualche soldino nell’immobiliare» [Federico Franchin, mattinopadova.it 3//7/2015].
• Sposato con Stefania Bisaglia, 3 figli. Guida un Jaguard, «usata», dice.