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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Giancarlo Cito

Taranto 12 agosto 1945. Imprenditore. Fondatore di Antenna Taranto 6 (At6) e della Lega d’azione meridionale. Nel 1993 fu eletto sindaco di Taranto, nel 1996 deputato. Condannato nel 1997 per concorso esterno in associazione mafiosa, ha fatto quattro anni fra prigione e servizi sociali (2003-2007), nel 2010 un’altra condanna per violenza privata e tentata concussione, nel 2011 e nel 2012 per concussione. «Sono stato il primo a essere eletto grazie alle televisioni».
• «Inventore del leghismo meridionale, proto Berlusconi, il palazzinaro televisivo e padrone della squadra di calcio che nel ’93 si prese la città per sette anni (...) Alto, imponente, una macchina di muscoli era, “terror de’ comunisti“ e poi, da sindaco, degli immigrati e dei venditori ambulanti che andava a togliere dai marciapiedi a schiaffi e pugni. Gli piaceva ripetere sui magistrati la battuta di Al Capone-De Niro negli Intoccabili: “Sono solo chiacchiere e distintivo”. “Chiacchiere e distintivo!” e rideva forte» (Curzio Maltese).
• Populista che girava per le strade a riparare le buche in diretta tv, «sui blog locali si ricorda nostalgicamente di come, quando c’era lui, l’illuminazione stradale funzionava» (Laura Maragnani).
• Eredità raccolta nel 2007 dal figlio Mario che alle comunali del 2007 prese il 15% dei voti (primo partito), diventò consigliere provinciale nel 2009 e comunale nel 2012 (al ballottaggio per la poltrona di sindaco perse contro Ippazio Stefàno). La vicenda politica dei Cito s’intreccia con quella di uno dei marò bloccati in India il 15 febbraio 2012: Massimiliano Latorre, infatti, nel 2007 si è candidato alle comunali di Taranto nella lista dell’ex sindaco. Non è stato eletto, ripetendo il flop alle Regionali del 2010, lista I Pugliesi (stavolta con Mario).
• «... io non ho fatto niente fino a 40 anni. Ho solo menato cazzotti a quelli di Lotta continua...».
• Ha ancora molti fan tra operai ed ex dell’Ilva, come «i componenti del “Comitato dei lavoratori liberi e pensanti”, militanti dei Comitati di base» (Guido Ruotolo) [Sta 20/1/2013].