28 maggio 2012
Tags : Mario Cipollini
Biografia di Mario Cipollini
• Lucca 22 marzo 1967. Ex ciclista. Campione del mondo 2002, nello stesso anno vinse anche la Milano-Sanremo. Professionista dall’89, ha vinto 42 tappe del Giro d’Italia (record, segue Binda a 41), 12 al Tour, sei giorni in maglia rosa e altrettanti in maglia gialla, tre Gand-Wewelgem ecc. Ritiro nel 2005, nel 2008 è tornato a correre per qualche settimana (negli Usa con la Rock Racing facendo anche da manager). «Io penso di poter essere paragonato a Maldini per la durata della carriera e per quello che ho vinto».
• «Papà Vivaldo gli appiccicò addosso la voglia di pedalare quando lo portò sul Turchino a veder passare la Sanremo vinta da Gomez nell’82. Faceva molto freddo, c’era nebbia, i corridori erano un impasto di marziani e fantasmi, per il ragazzo quindicenne. “Voglio diventare come loro”, disse il piccolo Mario a papà, “voglio vincere questa corsa”. L’ha vinta a 35 anni» (La Stampa).
• È considerato «Il più forte velocista italiano di ogni epoca» (Gianni Romeo). Mario Fossati: «Il merito fisico: un nome clownesco: il coraggio che, nel ciclismo, è spesso la virtù che le vale tutte».
• «In sella a una bici è il più veloce, ma fa la sua figura anche quando sfila con un cappotto di pelliccia e scende senza impacci la scalinata di Trinità dei Monti sotto i riflettori della tv, in una serata di luglio. Lo chiamano Re Leone, ma è un camaleonte. Con la stessa naturalezza con cui batte gli avversari in volata sa muoversi nel “jet-set”, fatica sette ore in bici e poi sale sull’aereo privato di qualche suo amico miliardario di Montecarlo e vola in Costa Smeralda, al Billionaire del suo amico Briatore» (Walter Gallone).
• «I suoi colleghi non l’hanno mai amato, troppo protagonista, egoista, egocentrico, tirato nel dividere i premi con chi lo portava al traguardo risparmiandogli fatica e sudori» (Giovanni Cerruti).
• Problemi col fisco: nonostante avesse dichiarato la residenza a Montecarlo, nel gennaio 2008 i giudici tributari della commissione provinciale di Lucca lo condannarono a pagare le tasse su circa 1 milione e 600.000 euro di redditi percepiti nel 1998 e 1999. Sottoposti ad accertamento anche i redditi dal 2000 al 2004. Il 17 aprile 2008 è stato condannato a 22 mesi di reclusione (condonati dall’indulto) per il reato di evasione fiscale, ma il 7 giugno la corte d’Appello di Firenze lo ha assolto «in quanto il Re Leone effettivamente in quegli anni era residente a Montecarlo e quindi non avrebbe dovuto versare quei circa 500 mila euro che invece l’erario gli chiedeva. A difenderlo l’avvocato Massimo Martini di Pisa».
• Nel febbraio del 2013 il Coni ha aperto un fascicolo sul corridore a seguito delle rivelazioni del dottor Eufemiano Fuentes, nell’ambito dell’inchiesta Operacion Puerto, secondo la quale Cipollini avrebbe seguito i programmi dopanti del medico spagnolo Fuentes anche durante 2002, l’anno Mondiale a Zolder. Dopo le vicende di presunto doping l’organizzazione del Mondiale 2013 ha deciso di estrometterlo da ogni celebrazione.
• «Ormai fa testo Armstrong: gli hanno tolto tutti i Tour vinti, anche quelli caduti in prescrizione, a tredici anni dal primo successo. Quindi, nessuno è più al sicuro. Non Cipollini, il Re Leone che incantava le ragazze coi suoi riccioli d’oro e gli occhi azzurri, ma piaceva anche ai ragazzi, per quell’aria da tombeur de femmes, la Ferrari, la residenza a Montecarlo e la foto di Pamela Anderson attaccata al manubrio, altro che Bartali, un toscano molto diverso, con l’immaginetta di santa Teresa del Bambin Gesù cucita alla maglia» (Gianni Mura) [Rep 10/2/2013].