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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Massimo Cialente

L’Aquila 1 giugno 1952. Politico. Già deputato (eletto coi Ds nel 2001 e 2006), dal 2007 sindaco dell’Aquila, eletto al primo turno con lo slogan «L’Aquila nel 2012 come ve la immaginate?», riconfermato al ballottaggio del 21 maggio 2012 con il 59,2% dei voti.
• Iscritto al Pci dal 1970, poi al Pds e dopo una parentesi in Sinistra democratica nel Pd.
• Dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, nominato vice commissario straordinario alla ricostruzione con delega all’assistenza alla popolazione (dimessosi nel settembre 2010, lamentando la poca chiarezza nelle nomine dei vice commissari). Il 7 marzo 2011 a causa delle difficoltà nella ricostruzione post-terremoto e per dissidi interni alla sua maggioranza annunciò le dimissioni da sindaco (successivamente ritirate).
• Sui giorni precedenti il sisma, alle riunioni con gli scienziati dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia): «Trascorse la maggior parte del tempo a fare domande e a cercare di capire dai maggiori esperti italiani cosa bisognava aspettarsi da quelle scosse, soprattutto dopo l’ultimo sussulto che il giorno prima aveva toccato i quattro gradi di magnitudo. “Interrompevo in continuazione. Volevo sapere cosa sarebbe successo. E ricordo ancora a memoria le parole del direttore dell’Ingv, Enzo Boschi: ‘Sapete che siete in un’area a rischio, disse, prima o poi un forte sisma arriverà’”. Parole che Cialente si portò a casa, dalla moglie e dalla suocera, cui non seppe dire di più. “Presi Boschi sul serio e intervenni come meglio potevo”. Fino alla delibera del due aprile in cui proclamò lo stato di emergenza. E la paura si trasformò in rabbia. “Chiusi due scuole, ma non c’erano i soldi per trasferire i bambini; facevamo continui controlli sugli edifici, in quei pochi giorni prima del sisma feci debiti fuori bilancio per circa trecentomila euro. Anche molte abitazioni private presentavano lesioni, per questo scrissi anche a Bertolaso, cui chiesi 15 milioni di euro per i primi interventi”. “La giustizia farà il suo corso ma il punto su cui riflettere è un altro. In quella riunione non potevano dirci di dormire fuori. Nella mia città sono crollate case che dovevano restare in piedi. È questo il problema: dobbiamo imparare a costruire”» (Novella di Paolo) [Sta 4/6/2010].
• Poi il terremoto della notte del 9 aprile 2009, bilancio definitivo: 308 vittime, più di 1.500 feriti e oltre 10 miliardi di euro di danni stimati: «“Il momento peggiore fu all’inizio del 2010. Passata quella notte terribile, gli aquilani seppellirono i loro 309 morti, e non ebbero tempo di rendersi conto d’altro. Vennero qui un po’ tutti. Berlusconi, più volte. I cantanti. La Nazionale di calcio. I leader del G8, ognuno con una promessa: la Merkel si impegnò a ricostruire Onna, Sarkozy la chiesa delle Anime Sante, Putin il palazzo Ardinghelli, Obama a sostenere borse di studio per i ragazzi dell’università. I volontari della Protezione civile cucinavano tre volte al giorno, “passavamo il tempo a mangiare”, dice Cialente, che è medico e assicura che pure colesterolo e trigliceridi in media sono aumentati. Per costruire le new-town si lavorò giorno e notte, su tre turni. Poi, il 29 gennaio, la Protezione civile si congedò con una festa. “Alla fine del party hanno spento le luci e se ne sono andati – racconta il sindaco –. Il resto del Paese ha creduto che fosse tutto a posto. E noi ci siamo ritrovati soli. Con una città da ricostruire”. E i leader del G8? “La Merkel ha fatto quel che aveva promesso. I canadesi e i giapponesi pure. Sarkozy, Putin, Obama? Qui non si è visto nulla. In compenso è arrivato un milione e mezzo dal Kazakhstan”» (Aldo Cazzullo) [Cds 2/4/2012].
• «Sarebbero necessari almeno un miliardo l’anno da qui al 2019. Ma per ora, accusa Cialente, non sono arrivati neanche i 985 milioni stanziati dal Cipe a fine dicembre. “Se non ci danno i soldi per ricostruire, nel 2016 non ci saranno neanche 40 mila abitanti, qui resteranno solo vecchi e dipendenti pubblici: nell’ultimo anno se ne sono andate seimila persone” (Gian Antonio Stella) [Cds 6/4/2013].
• L’ultimo finanziamento, nel patto di stabilità del 27 novembre 2012: « “È stata una battaglia ed i 600 milioni in due anni per la ricostruzione dell’Aquila e del cratere sono il massimo che si potesse ottenere in questo momento”. Grazie all’assegnazione di ulteriori risorse per 600 milioni di euro in due anni che si aggiungono al miliardo e 200 milioni in sei annui, L’Aquila e i comuni del cratere potranno disporre di 500 milioni per il 2014, 500 per il 2015 e di 200 per il 2016, anche se il “cratere” aveva chiesto di più, Cialente si toglie anche un sassolino dalla scarpa nei confronti del ministro per la coesione territoriale, Carlo Trigilia, inviato del premier sulla ricostruzione: “Abbiamo ottenuto risorse aggiuntive nonostante le ostilità del ministro Trigilia, che ha dati parere negativo a tutti gli emendamenti, e la qual cosa mi ha amareggiato molto”» (Mes 27/11/2013).
• Da deputato, tra i promotori dell’associazione di parlamentari “Amici del rugby” (Luca Telese) [Vty 10/8/2006].
• Sposato con Donatella Ussorio, tre figli.