28 maggio 2012
Tags : Pasquale Chessa
Biografia di Pasquale Chessa
• Alghero (Sassari) 5 agosto 1947. Giornalista. Accademico. Storico. Ha sempre fatto il vicedirettore: di Alberto Statera, Nìni Briglia, Andrea Monti, Carlo Rossella, Giuliano Ferrara ecc: «Mi sarebbe potuto capitare anche di fare il direttore. Ma sarebbe stato peggio. Non avrei potuto farlo bene come mi sarebbe piaciuto. Meglio fare il vice». Esordio alla radio (Buon pomeriggio) con Maurizio Costanzo e Dina Luce.
• Molte polemiche per un suo bel libro fotografico su fascisti e antifascisti durante la guerra, titolo: Guerra Civile. 1943-1945-1948. Una storia fotografica, Mondadori, dove si vedono «soldati-bambini (come oggi in Africa), prigionieri sconvolti, plotoni d’esecuzione e un numero impressionante di morti ammazzati» (Filippo Ceccarelli).
• Altra sua opera importante: Rosso e nero (Baldini e Castoldi, 1995), libro-intervista con Renzo De Felice, dove «ho capito che per essere antifascisti non bisogna necessariamente essere comunisti, e per essere anticomunisti non bisogna essere necessariamente di destra».
• Dopo due libri dedicati a Mussolini: Dux. Benito Mussolini, una biografia per immagini, (Mondadori 2008), e L’ultima lettera di Benito (Mondadori 2010), nel 2013 ha pubblicato L’ultimo comunista, la presa del potere di Giorgio Napolitano (Chiarelettere).
• Ha insegnato per tre anni Storia del fascismo in Europa alla Sapienza (Scienze umanistiche).
• «Sono sempre stato un moderato di sinistra. Non ho mai votato a destra. Nemmeno quando ne avrei avuto voglia» (a Sabelli Fioretti nel 2002).
• «Anche il cibo qui può essere a colori».
• Vive tra Roma, Parigi e Alghero. Sposato in seconde nozze con Muriel, psicoanalista lacaniana. Una figlia, Valentine, avvocato.