Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Giancarlo Cesana

Carate Brianza (Milano) 16 agosto 1948. Medico e psicologo. Leader laico di Comunione e liberazione. «Il problema è la persona, sono io: o sono protagonista della vita o la vita mi passa addosso, cioè non sono niente».
• È professore ordinario di Igiene generale e applicata presso la facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e direttore scientifico del Cefass, Centro europeo di formazione per gli affari sociali e la sanità pubblica. È autore di Il Ministero della salute (Società Editrice Fiorentina 2002) e di numerose pubblicazioni sui rapporti tra fattori sociali e malattia. È direttore del Centro di studio e ricerca sulla patologia cronico degenerativa negli ambienti di lavoro presso l’Ospedale San Gerardo di Monza e presidente della Fondazione Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano.
• «È nell’ospedale che si manifesta la concezione che si ha dell’uomo».
• «Posso aspettare l’esito del brain imaging per sapere se l’io esiste, cioè se io esisto? È intuitivo: non può esserci conoscenza senza io, il soggetto della conoscenza. Perciò, o l’io non esiste oppure è un mistero, una evidenza che io non posseggo, che va oltre la mia misura (…) Noi non siamo un computer e se gli scienziati negano la libertà è perché la identificano solo con la possibilità di scelta. Ma questo è incompleto. La scelta, infatti, è espressione della libertà come tensione, ma la vera libertà c’è solo quando mi realizzo. Come diceva don Giussani, Abramo è la prima immagine di io, perché è il primo ad essere cercato da Dio. L’io comincia quando può seguire il destino della vita» [Tpi 21/8/2012].
• «Comunione e Liberazione non è un partito politico e non è nemmeno una lobby. Questo non è vero nei numeri e nei fatti. Un esempio è la sanità. Sono tutti di Cl? Proviamo a contarli!» [Tpi 23/4/2012].
• Sua moglie Emilia è morta nel 2000 in Paraguay: la jeep sulla quale viaggiavano uscì di strada e si capovolse mentre si recavano ad Asuncion per un seminario di Cl. Tre figli: Giovanni, Francesca e Caterina.