28 maggio 2012
Tags : Manlio Cecovini
Biografia di Manlio Cecovini
Trieste 29 gennaio 1914 – Trieste 6 novembre 2010. Massone. Giornalista. Saggista. Scrittore.
• «È stato per dieci anni “Sovrano e Gran Commendatore del Supremo Consiglio del 33° ed ultimo grado del Rito Scozzese Antico e Accettato”. Per i profani, con un paragone illecito, il Papa della massoneria dal 1977 al 1986. Un tempo lunghissimo, durante il quale Licio Gelli – all’epoca massone regolare – costruiva la P2. Negli stessi anni in cui era Sovrano del Rito scozzese Cecovini, avvocato generale dello Stato, è stato sindaco di Trieste (1978-83) eletto con la Lista per Trieste, poi europarlamentare (1979- 84). Giornalista saggista e scrittore, ha pubblicato più di trenta volumi. Il suo nome compare nelle sentenze per la strage del 2 agosto 1980, essendo stato Cecovini a ratificare la promozione dal 3° al 18° grado massonico dei due principali imputati al processo. È stato, racconta lui stesso, “sentito per tre anni” dalla commissione P2 presieduta da Tina Anselmi. Era Sovrano nel periodo in cui Armando Corona era Gran Maestro del Goi: il Rito scozzese sta al Grande Oriente d’Italia come un master alle scuole elementari. Il Grande Oriente è “la base”, va dal primo al terzo grado di iniziazione massonica. Il Rito scozzese dal quarto grado al 33°, ultimo e perfetto. Ha scritto di lui Ettore Loizzo, ex gran maestro aggiunto del Goi, nel libro Confessioni di un Gran Maestro: “Un uomo di assoluto prestigio. La massoneria registrò con lui un grande recupero di credibilità e di immagine”» (Concita De Gregorio).
• Autore di diversi libri, da ultimo: Il romanzo di Trieste. Storia di un autonomismo (Bastogi Editrice Italiana, 2005).
• Dopo la scomparsa, la famiglia ha deciso di donare alla città la sua vasta biblioteca (di circa cinquemila volumi): testi in italiano, inglese, francese e tedesco, tra i quali molti classici e una sezione dedicata alla storia di Trieste.
• Padre di Sergio e del cantautore Andro Cecovini.