28 maggio 2012
Tags : Alessandro Cecchi Paone
Biografia di Alessandro Cecchi Paone
• Roma 16 settembre 1961. Giornalista. Dal 4 aprile 2016 conduce l’edizione serale del Tg4: «Sarà una Macchina del Tempo dell’informazione: tutti ricordano quel programma. Sarò vicedirettore dell’edizione alle dipendenze di Mario Giordano, con cui ho grande affinità nella passione e creatività. Vogliamo coccolare il pubblico classico che segue il Tg4 ma anche allargare il target» (ad Alessandra Menzani). Conduttore di un tg per ragazzi nel 1977, poi in Rai vincendo un concorso per volti nuovi. Carriera giornalistica al Tg2, quindi trasloco in Mediaset. La rete, dopo averlo sperimentato al Tg4 (vicedirettore con l’ambizione di sostituire Fede, ben presto disillusa), tentò di farne l’anti-Angela, mettendolo alla testa di un progetto chiamato Macchina del Tempo e che diede luogo a una trasmissione tv di un certo successo, seguita da gadget vari, libri, magazine ecc.
• Nel 1998 Margherita Hack (1922-2013), saputo che avrebbe fatto un giro nelle scuole, protestò vivacemente: «La scienza è una cosa seria, e la sua divulgazione in un Paese tanto arretrato da questo punto di vista, ha bisogno di ben altro che di presentatori-intrattenitori, palesemente privi di cultura scientifica, che si improvvisano esperti». Il 21 maggio del 2001 fu protagonista di una piazzata durante la consegna dei Telegatti: saputo che i programmi Macchina del Tempo e Quark erano stati messi in gara con il Grande Fratello s’alzò in piedi e gridò: «Noi stiamo qui a farci il culo per la cultura mentre questi premiano il Grande Fratello...», andandosene con gran fracasso benché fosse seduto (o forse perché era seduto) vicino a Piersilvio Berlusconi. Nel 2004 si candidò alle europee per Forza Italia e intanto fece sapere agli elettori di apprezzare i ragazzi, paragonando i suoi amori a quelli di Alessandro Magno ed Efestione. Prese appena settemila voti e non fu eletto. Mediaset lo ha lentamente allontanato dalla divulgazione scientifica, spostandolo progressivamente su programmi di carattere storico in onda a mezzanotte in cui si limitava a cucire gli intervalli tra un filmato e l’altro.
• Impiegato come ospite a Buona Domenica diede vita a furibonde litigate con Vittorio Sgarbi replicate poi a Markette nel febbraio 2007. Messo, nel gennaio 2007, alla conduzione del programma Azzardo su Italia Uno, venne rimosso per gli ascolti troppo bassi: sia lui che Eva Henger, che gli faceva da valletta, vennero sostituiti da Daniele Bossari e Ainette Stephens.
• Nell’ottobre 2009 a Domenica cinque si è scagliato contro Maurizio Ruggiero, presidente dell’associazione cattolici integralisti Sacrum romanum imperium, che aveva definito il suo un «orgoglio da deretano». I due si sono apostrofati a suon di «fascista» e «sodomita» [N20 29/10/2009].
• Alla sua affermazione secondo cui in Nazionale ci sarebbero due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual (ovvero maschio eterosessuale che cura molto il suo aspetto), il calciatore Antonio Cassano (vedi) aveva commentato: «Froci nel calcio? Problemi loro. Mi auguro che non ce ne siano davvero in Nazionale».
• Nel 2006 è stato conduttore del talk-show Open space su Gay.tv (canale ora soppresso alla cui creazione aveva contribuito). Nel 2007 è stato direttore del canale Marco Polo (documentari) e ha condotto Klima News su Radio KissKiss. Nel 2008 è passato a Raidue alla conduzione di una nuova serie della trasmissione Scommettiamo che (con Matilde Brandi). Dal 2012 è su Tgcom24 alla conduzione di Time House – Il tempo della scienza.
• Nonostante abbia più volte criticato duramente il format dei reality show, ha partecipato due volte all’Isola dei famosi (2007 e 2012). La prima volta ha resistito solo cinque settimane: «Mi manca molto la connessione a internet, l’uso del mio palmare e dell’orologio, il cibo». In precedenza s’era rifiutato di partecipare alle nomination previste dal gioco per l’eliminazione dei concorrenti, qualificandole come “incivili”. La Ventura gli rispose a tono: «La tua spocchia te la puoi mettere dove vuoi». Aldo Grasso sul Corriere della Sera: «Cecchi Paone, ma tornatene a casa, impara a mortificare il tuo smisurato ego, smettila di atteggiarti a salvatore della tv».
• Criticato da Emilio Fede, ex direttore del Tg4, che intervistato a La Zanzara su Radio 24, ha detto: «Da quando sono andato via io gli ascolti sono calati, allora bisognava trovare uno stacanovista come me che stesse tutti i giorni a condurre. E chi hanno scelto? Alessandro Cecchi Paone (…) si volta pagina, siamo passati dal davanti al di dietro della storia… ammesso che ci sia un pisello». E ancora: «Sono molto preoccupato per il pubblico delle famiglie, le mie vecchiette, le persone anziane che mi hanno seguito per tanto tempo. Quelli che credono alla famiglia tradizionale e non sanno cos’è l’utero in affitto o cose del genere. Sulla rete c’è anche La Strada dei miracoli che parla di amore per la religione. Improvvisamente questo pubblico si trova in video un militante omosessuale, questa è una rete abituata ad un’altra concezione, alla concezione della famiglia tradizionale». La risposta di Cecchi Paone, intervistato da Libero: «Emilio Fede non sa che le famiglie italiane sono migliori di lui e che nonostante lui sono rimaste per bene. Il resto delle sue parole si commentano da sole. Lo scriva pure» (Alessandra Menzani) [Lib 4/4/2016].
• È consigliere d’amministrazione della Venice International Foundation e della Fondazione Scientifica Marino Golinelli.
• È stato attivista della Federazione Giovanile Repubblicana, poi membro del comitato di segreteria del Partito Repubblicano, simpatizzante del Partito Radicale e consigliere nazionale WWF.
• Nominato nel 2011 assessore al Turismo-Grandi Eventi e Comunicazione-Promozione Territorio dall’amministrazione comunale di Maiori, dopo soli sette mesi si è dimesso dall’incarico.
• Alle elezioni europee del 2014 si è candidato con Forza Italia, ma non è stato eletto.
• «Il mio cuore è per la famiglia Berlusconi. Silvio, Pier Silvio e anche Marina: con lei ho fatto i libri della Macchina del Tempo. Oggi non potendo votare per il Cavaliere non saprei. Meno male che le politiche non sono imminenti. Il centrodestra non lo vedo, la speranza è che nasca un nuovo grande partito. Candidarmi? L’ho già fatto due volte per dimostrare l’anima laica di Forza Italia, ho già dato» (Menzani, cit.).
• Tra le sue pubblicazioni: A viso aperto (Marsilio, 2006), Una vita per la scienza. Alessandro Cecchi Paone incontra Umberto Veronesi (Longanesi, 2009), La rivolta degli zingari. Auschwitz 1944, con Flavio Pagano (Mursia, 2009), Manuale contro la fine del mondo (Gangemi editore, 2011), Il campione innamorato. Giochi proibiti nello sport, con Flavio Pagano (Giunti, 2012), Dieci vite per la scienza (Rubettino editore, 2013), Le ragioni dell’altro, con il teologo Paolo Gambi (Piemme, 2013).
• Cinofilo, da sempre si occupa di animali.
• Appassionato di sport, ha fatto tennis, sci, nuoto, canoa, vela e ora ha rilevato una squadra di calcio che giocava in Promozione, il San Vito Positano, portandola in Eccellenza: «Mi alleno con loro, li seguo in trasferta, ho fatto quattro nuovi acquisti e ho preso un allenatore che sta portando la squadra ai playoff per passare in Eccellenza. E in più a Positano mi hanno anche chiesto di fare il sindaco. Ci sto pensando».
• Ha fatto coming out nel 1997. «Da allora ho vissuto le mie storie alla luce del sole. Ma solo quando mi sono candidato ho fatto il vero coming out pubblico. Era il 2004» (a Marianna Aprile) [N20 28/10/2010].
• Sulle unioni civili: «Si è finalmente rotto un incantesimo. Non pensavo che in un Paese liberale e occidentale come il nostro questa battaglia sarebbe durata 12 anni» (Renato Franco) [Cds 19/3/2016].
• Separato dalla spagnola Cristina, da cui non ha avuto figli, più di recente si è fidanzato con Massimo Francese (29 anni più giovane) ballerino brasiliano. «Massimo mi ha aiutato a gestire il colpo della lenta fine del grande amore con Claudio Viana Fernandes. È stata una brutta delusione. (…) Di lui mi piace anche il mix culturale, ha un volto e un’allegria incredibile. Mi ha ridato la gioia di vivere» [Chi 20/3/2013]. Ora è single: «Ma sono finalmente pronto per l’amore. Adesso che ho stabilità lavorativa e un unico progetto posso pensare a una vita privata più stabile. Sposo il Tg4 e vorrei sposare anche un uomo: ora si può. Nel passato ho reso pubbliche le mie storie per rafforzare la battaglia per i diritti ma la cosa non ha fatto bene alla sfera sentimentale» (Menzani, cit.).