28 maggio 2012
Tags : Massimo Ceccherini
Biografia di Massimo Ceccherini
Firenze 23 maggio 1965. Attore.
• Visto tra l’altro in Benvenuti in casa Gori (1990, regia di Alessandro Benvenuti) e soprattutto in tanti film di Leonardo Pieraccioni a cui lo lega un rapporto di amicizia (da ultimo in Un fantastico via vai, 2013). Altri film: il signorotto toscano Cosimetto Delli Cecchi in 2061 (Carlo ed Enrico Vanzina, 2008), il film a episodi Un’estate al mare (Vanzina, 2008), Amici miei. Come tutto ebbe inizio (Neri Parenti, 2011), Matrimonio a Parigi (Claudio Risi 2011), Una vita da sogno (Domenico Costanzo, 2013), Regalo a sorpresa (Fabrizio Casini, 2013).
• Tre film da regista, Lucignolo (1999), Faccia da Picasso (2000), La mia vita a stelle e strisce (2003).
• Su Lucignolo: «Un film involontario. Direi un’autobiografia visto che non ho inventato niente. Lucignolo sono io. Io che non ho mai avuto voglia di lavorare. Io che tratto mia madre come una schiava. Io che passerei la vita a dormire; io che sogno di possedere una donna. Io che faccio scherzacci brutti alla gente per vendicarmi di questa faccia che mi porto appresso» [Simonetta Robiony, Sta 4/3/1999].
• In teatro, con Alessandro Paci, in Quei bravi ragazzi (travestimenti, barzellette e gag, 2007), Pinocchio (con Alessandro Paci e Carlo Monni, 2009) In tv nel cast di Un dottore quasi perfetto (Raffaele Mertes, su Canale 5, maggio 2007).
• Nel 2006 partecipò a L’isola dei famosi (fu cacciato per una bestemmia).
• Esuberante, a volte eccessivo, si è fatto notare in varie occasioni: nel 2013 interruppe un’intervista a Matteo Renzi, sindaco di Firenze, che stava parlando della legge elettorale: «Io, Renzi lo conosco da bambino. È veramente un grand’uomo»; nel 2012 a Firenze venne sorpreso a terra in evidente stato di ubriachezza, e ripreso con i telefonini, mentre bestemmiava e insultava i passanti [Enrica Ventura, Lib 17/6/2012].
• «Ha una faccia da capogiro e buca lo schermo. Anche lui, però, ha il vizio di bere qualche bicchiere di troppo» (Novello Novelli).
• «Mi sento molto vicino a Hannibal the Cannibal. Lui ha questa maschera che gli impedisce di mangiare. Io ho questa faccia che come dico una cosa viene subito amplificata come volgarità».