28 maggio 2012
Tags : Aldo Cazzullo
Biografia di Aldo Cazzullo
• Alba (Cuneo) 17 settembre 1966. Giornalista. Inviato ed editorialista del Corriere della Sera (per il quale ha raccontato le Olimpiadi Atene, di Pechino e di Londra, gli attentati dell’11 settembre, il G8 di Genova, i delitti D’Antona e Biagi, la morte di Giovanni Paolo II ecc.). Prima, per 15 anni, alla Stampa.
• Il padre bancario e la madre socia in una ditta che faceva etichette per i vini, un nonno macellaio e un altro vignaiolo: «Sono nato ad Alba, un posto dove è bello essere nati per motivi eno-gastronomici. Poi però, una volta che hai mangiato bene nel week end, il lunedì, che cosa fai? Te ne vai via. Alla scuola di giornalismo di Milano. Avevo iniziato a 17 anni a lavorare in un giornale della sinistra albese, il Tanaro. Ma la sinistra ad Alba non esisteva. Anche gli operai votavano democristiano nelle Langhe. Il Tanaro affogò prestissimo. Io passai al settimanale diocesano, la Gazzetta d’Alba. Poi la scuola a Milano. C’erano tre categorie: quelli del kibbutz, le facce da Fininvest e i ragazzi di provincia. Quelli del kibbutz mimavano gli anni Settanta, tutti vestiti di nero, tutti lettori del Manifesto, peraltro giudicato un po’ troppo moderato. Una volta venne a parlarci Edilio Rusconi. Nella prima parte dell’incontro fu duramente contestato dal kibbutz. Nell’intervallo arrivò il direttore della scuola a farci il cazziatone: “Ma siete impazziti? Questo è uno che può assumere!”. Nella seconda parte dell’incontro quelli del kibbutz erano irriconoscibili: “Bella quell’inchiesta di Gente, stupenda la copertina di Gioia”».
• Alla Stampa: «Ezio Mauro è stato mio direttore, dal 1992 al 1996, anni importanti per me. Io stavo agli esteri, non avevo trent’anni, dovevo imparare tutto. Giampaolo Pansa è il più umano tra i grandi vecchi. In un momento doloroso della mia vita l’ho trovato inaspettatamente vicino. Giorgio Bocca è il massimo come scrittura. Insieme con Enzo Bettiza. Sono i due che tengo sul comodino».• «Buona parte della mia storia è stata accompagnata da due domande: questo chi è, e che vuole con questo cognome buffo?» (a Luca Telese).
• Libri: I ragazzi di via Po. 1950-1961: quando e perché Torino ritornò capitale (Mondadori, 1997), I ragazzi che volevano fare la rivoluzione. 1968-1978: storia di Lotta continua (Mondadori 1998, Sperling & Kupfer 2006); I torinesi da Cavour a oggi (Laterza 2002), I grandi vecchi (Mondadori 2006), Italia-Germania 2 a 0 (Fazi, 2006), Outlet Italia (Mondadori, 2007), L’Italia de noantri. Come siamo diventati tutti meridionali (Mondadori, 2009), Viva l’Italia (Mondadori, 2010), La mia anima è ovunque tu sia (Mondadori, 2011), L’Italia s’è ridesta. Viaggio nel Paese che resiste e rinasce (Mondadori, 2012), Basta piangere! Storie di un’Italia che non si lamentava (Mondadori, 2013).• Sposato con Monica, due figli: Francesco e Rossana.