28 maggio 2012
Tags : Patrizia Cavalli
Biografia di Patrizia Cavalli
Todi (Perugia) 1947. Poetessa. Debutto con Le mie poesie non cambieranno il mondo (1974), ha pubblicato fra l’altro le raccolte di versi Poesie. 1974-1992 (1992), Sempre aperto teatro (1999, Premio Viareggio), Pigre divinità e pigra sorte (2006, premio Dessì) e Datura (2013), tutte per Einaudi.
• Le sue poesie sono «un omaggio alla precarietà dei sentimenti» (Giuseppe Scaraffia). «In lei vive del tutto naturalmente la tradizione del verso italiano» (Alfonso Berardinelli).
• «Per la poesia di Patrizia Cavalli fondamentale è il ritmo. Il tono è basso, il lessico logoro, le tematiche comuni, anzi quotidiane, le esperienze intellettuali ed esistenziali apparentemente circoscritte. Eppure: mettete tutto questo sulla pagina, e all’improvviso il lessico vi sembrerà originale e persino sorprendente (e comunque usato in maniera arguta), le tematiche vi disegneranno con precisione, più che le cose, le ombre che stanno dietro le cose, senza smettere d’esser quello che sono (una passeggiata in città in mezzo alla gente, il caldo che inaspettatamente vi fa sentire insopportabile il cappotto, l’aria che circola nelle piazze), s’allargano fino a diventare simboliche» (Alberto Asor Rosa).
• Sul sesso: «Da adolescente ho avuto anche dei fidanzati, mi piaceva la vicinanza fisica con loro, le carezze, i baci, ma non mi suscitavano grandi emozioni, e insomma non me ne innamoravo (...) Pensavo che una volta sposati, finissero i baci e cominciasse la noia (...) La convivenza distrugge ogni forma di attrazione erotica, resta l’affetto, ma il sesso diventa un atto improprio, quasi incestuoso»; «Gli uomini hanno un organo che si presta in se stesso a far spettacolo, le donne no. A loro non si addice la parzialità e il crudo libertinaggio compulsivo. Sono un insieme delicato e molto consapevole». Sulla sua inclinazione per le donne: «Non è stata una scoperta, ma una decisione necessaria al mio orgoglio (...) Mai avrei voluto essere come quelle mie amiche sempre tremebonde coi loro fidanzati, né potevo accettare la superiorità riconosciuta ai maschi (...) Ma questi amori indefinibili non trovano molta accoglienza, sono visti con sospetto, per cui ho pensato che mi conveniva conformarmi alla regola»; le danno piacere «il silenzio, il mare vuoto, il cibo, il vino e fare l’amore con chi mi piace» (a Dario Cresto-Dina) [Rep 6/8/2012].
• Vive a Roma, in una casa dietro Campo de’ fiori, dal 1972. «Scomoda, difficile, per niente funzionale. Stanze quasi tutte uguali, con un tavolo, qualche sedia, una poltrona, un divano per sdraiarsi e ovunque l’inerzia padronale degli oggetti. Ma certe sere, un po’ ebbra, con tutte le mie belle luci accese guardo questa casa, la guardo e mi commuove» (ibid.).
• Molto amica di Elsa Morante, della quale nel 2012 ha iniziato a preparare «una sorta di biografia per immagini, molte mai viste prima e commentate da citazioni indirette, prese dai suoi corrispondenti nell’epistolario, o da riflessioni di altri su di lei» (Sandra Petrignani) [Fog 7/7/2012].
• Ha tradotto Shakespeare: Sogno di una notte di mezza estate (Einaudi 1996), messo poi in scena per la regia di Carlo Cecchi, e Otello, portato in scena da Arturo Cirillo. Altre traduzioni: l’Anfitrione di Molière (Feltrinelli 1981, ristampato da Einaudi nel 2009).
• Nel 2011 ha scritto le parole del brano L’amore è quando c’è, per Mario Lavezzi. Nel 2012 ha collaborato con la cantautrice Diana Tejera al libro/disco Al cuore fa bene fare le scale e scritto il testo della canzone E se per Chiara Civello.
• Il 13 febbraio 2011 ha manifestato a Roma, in Piazza del Popolo, con le donne di Se non ora quando, movimento nato sull’onda del caso Ruby e che chiedeva le dimissioni dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi [Monica Guerzoni, Cds 14/2/2011].
• Nel 2012 ha vinto il Premio Cardarello.
• A volte beve «un po’ di rum per sciogliere certe durezze dell’immaginazione» (Camillo Langone).
• «Qualcuno mi ha detto/che certo le mie poesie/non cambieranno il mondo./Io rispondo che certo sì/le mie poesie/non cambieranno il mondo».