28 maggio 2012
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Biografia di Angela Cavagna
• «“Sono una tetta di destra”, disse per qualificare la militanza politica, prima di sparire nel nulla» (Roberto Rizzo). Chiese poi di far parte della Lega e si presentò alla redazione della Padania per essere iniziata, previo pagamento della quota annuale di 20 euro, con la consegna della camicia verde. «Per molto tempo la televisione mi ha emarginata a causa delle mie idee politiche e delle cose che ho detto».
• Il 4 dicembre 1991 le associazioni degli infermieri protestarono contro di lei per il suo ruolo di sexy-infermiera a Striscia.
• Intervistata a Sottovoce, Gigi Marzullo le chiese di coprirsi la scollatura.
• Apprezzata da Fellini. Ezio Greggio: «Incontrai il maestro per caso al Grand Hotel di Rimini. Mio figlio gli ruzzola addosso, io corro a scusarmi e lui attacca bottone. Mi riempie di complimenti e poi arriva al dunque: portare i suoi omaggi alla Cavagnona, “quella ragazza”, disse, “così dolce e così solare”. E poi altre cose che è meglio non ripetere» (a Sabrina Scampini) [Cds 3/6/2008].
• Daniela Santanché ha raccontato che fu Gianfranco Fini a «“inaugurare Vallettopoli” inserendo nei programmi Rai “Fanny Cadeo e Angela Cavagna”» (Gian Maria De Francesco) [Gnl 13/8/2010]. «Entra nella scuderia del Cavaliere nella seconda metà degli anni Ottanta. Come antipasto, la piazzano in Transistor al fianco dei Trettrè, il trio comico che aveva conosciuto la gloria in Drive in. Quindi, Antonio Ricci la veste da infermiera e porta la sua quinta abbondante (o era una sesta?) davanti alle telecamere di Striscia la notizia. In pochissimo tempo, la soubrette genovese diventa l’alfa e l’omega delle “truppe mammellate” di Fininvest. La notorietà di Angela cresce a tal punto che l’improvvisa discesa provocherà non pochi dolori. Quando nel 1996 arriva a prendersi anche il ruolo di “Genuflessa” nel film Chiavi in mano, la stella ormai è caduta». (Dagospia 1/6/2009).
• Sposata dal 2005 al 2009 con Orlando Portento (vedi), comico e cabarettista genovese (molti lo indicano come il vero scopritore del leader M5S). La loro relazione è finita in tribunale: lui l’ha denunciata per essersi a casa sua al fine di recuperare degli oggetti che le appartevano, lei lo ha accusato di stalking. Nel 2012 Portento è stato condannato al pagamento di 2mila euro di multa perché ritenuto responsabile di ingiurie e minacce nei confronti della ex moglie: tra il 1° dicembre del 2008 e il 3 novembre del 2009 lui le avrebbe inviato 1900 messaggi ritenuti «ingiuriosi e minacciosi». Portento era anche accusato di molestie, ma questo reato è stato giudicato «estinto per avvenuta oblazione di 258 euro».