28 maggio 2012
Tags : Ivan Cattaneo
Biografia di Ivan Cattaneo
• Bergamo 18 marzo 1953. Cantante.
• Negli anni Ottanta «reduce da studi artistici nella Swingin’ London, lanciava dischi sperimentali per Nanni Ricordi, o si avventurava nella scoperta della dissacrazione punkitaliana, o faceva del revival un fatto non solo di cassetta con Italian Graffiati (465mila copie vendute) e Bandiera Gialla» (Marinella Venegoni). Ultimo disco 80 e basta! (2010).
• «Da Tintarella di luna alla Luna presente, dallo Zecchino d’Oro all’estetica punk, l’elettropop, il trash più iconoclasta, fino all’esperienza di Music Farm, la voce di Cattaneo dentro al coro non ha mai smesso di stridere» (Simona Orlando).
• Ha sostituito Francesco Coco nell’edizione 2007 de L’isola dei famosi. Ma dopo un paio di giorni ha lasciato perdere.
• Alle primarie del Partito democratico (2007) appoggiò Rosy Bindi: «Lei per i Dico si è prodigata».
• «Chi dovrei amare? Forse Nichi Vendola. È carino e simpatico. Poi era un mio fan. È venuto ai miei spettacoli. Mi è molto simpatico» (nel 2011).
• «Quando non so cosa votare e sono incerto vado a dare il voto ai Radicali perché comunque si battono per i diritti civili e comunque non mi tradiranno. Non sono come la sinistra che ho votato e poi sui Dico hanno fatto marcia indietro. Mi hanno tradito».
• Esonerato dal servizio militare per eccessiva stravaganza.
• Dal 1989 si dedica anche alla pittura, ha portato in mostra per l’Italia la serie “100 Gioconde Haiku”, 100 quadri con volti maschili e femminili: «Come cantante forse sono discutibile, ma come pittore no. Sono diplomato a Brera e insegno disegno» (Mario Luzzatto Fegiz) [Cds 23/09/2009].
• Vegetariano dal 1987. Dopo le « le 17 bevo sempre tantissimo the, mi alleggerisce l’appetito, e prima del buon caffè d’orzo arricchito con semi d’anice e bevuto con una lagrima di Lambrusco, te l’assicuro è una mia ricetta preziosa per un nettare divino!».
• «Una volta li volevo i bambini poi adesso sarebbero una gran rottura. Tutto sommato non me ne frega. L’omosessualità non deve essere un fattore discriminante per i single che decidono di diventare genitori. L’omosessualità non deve essere una discriminante a prescindere. In televisione se sei gay ti invitano solo per parlare di omosessualità. Questa è una sottile forma di razzismo» (a Giovanni Molaschi) [Queerblog.it].