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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Elisabetta Catalano

• Roma 1941 – Roma 5 gennaio 2014. Fotografa.
• «È un genio della ritrattistica, camuffato da bella donna. E la sua raccolta ormai storica di facce italiane dei nostri tempi non entra in competizione soltanto con gli album dei grandi fotografi. Qui si entra in compagnia coi ritratti di pittori che ci trasmettono le forme artistiche della visività espressiva nelle variazioni fisionomiche attraverso le epoche. La visione travalica il mezzo...» (Alberto Arbasino).
• «Nell’88 Achille Occhetto stava per diventare segretario del Pci. Feci un lungo servizio con lui, nella sua casa di campagna a Capalbio. Mi piaceva l’idea di mostrare un uomo politico come era tutti i giorni. Lo fotografai anche mentre baciava la moglie Aureliana. Sui giornali finì solo quella foto (qualcuno disse che era “rubata” ma non era vero) e nel partito fu scandalo».
• Ha lavorato per riviste come Vogue, collaborato con artisti concettuali e del comportamento (Michelangelo Pistoletto, Vettor Pisani, Fabio Mauri, Sandro Chia, Mimmo Rotella, Cesare Tacchi, Gino De Dominicis), ha scattato ritratti famosi commissionati dalla Polaroid Company di Boston nel 77. Nel 92 la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma le dedicò una grande retrospettiva, nel 94 l’Istituto italiano di cultura di New York organizzò una mostra con i suoi ritratti di Fellini.
• «Non sono capace di fotografare un posto di per sé, come valore assoluto. Il mio mestiere è fotografare le persone. Sono due lavori completamente diversi. Per fotografare un luogo dovrei prima guardarlo a lungo, conoscerlo bene, poi tornare professionalmente, per così dire. Il paesaggio mi interessa, però come sfondo. Dev’essere adatto alla persona, esaltarla, spiegarla. Per esempio, quel ritratto di Andreotti con il Pantheon alle sue spalle: c’è lui, con quel suo modo particolare di tenere le dita, e la Roma che si vede dal suo studio alla Camera. Il Pantheon è scuro, un po’ magico, strano. Ecco, quella è la simbiosi perfetta di un uomo e un paesaggio» (a Marina Verna). Vive e lavora a Roma. (a cura di Lauretta Colonnelli).