28 maggio 2012
Tags : Alberto Castagnetti
Biografia di Alberto Castagnetti
Verona 3 febbraio 1943 - Negrar (Verona) 12 ottobre 2009. Nuotatore. Prevalentemente staffettista nella 4x100 stile libero, fu 2° ai tricolori nei 100 sl di Napoli nel ”69. Partecipò ai Giochi di Monaco ”72: il suo quartetto fu nono, fuori dalla finale per tre centesimi. Ai Mondiali ”73 fu 7° insieme a Pangaro, Barelli e Guarducci. Dall’87 tecnico in nazionale, dall’88 commissario tecnico. Dal 1987 al 2009 è stato commissario tecnico della Nazionale.
• Ha allenato tra gli altri Giorgio Lamberti, Roberto Gleria, Marcello Guarducci e Domenico Fioravanti. Con lui l’Italia del Nuoto ha vinto 4 ori olimpici, 2 argenti e 7 bronzi.
• «Giocava a calcio con Pierluigi Cera nell’oratorio di San Nazzaro, Verona. “Però la domenica spesso mio padre ci portava a sciare, così non ho fatto strada. Noi eravamo di famiglia benestante. Benestante, non ricca”. Le fortune della famiglia Castagnetti, oltre al lavoro del signor Mario, dirigente di un’azienda tedesca di trattori, derivano dalla pallina usata dalla signora Maria per compilare una schedina del Totocalcio a inizio anni ’50. Risultato: nessun 13, ma un 12 da sei milioni. Una cifra, all’epoca. “Mio padre amava sport e musica e tutti noi fratelli ne siamo stati contagiati”. Giannangelo, il maggiore, viene destinato a dare sicurezza alla famiglia e finisce in banca, Mario diventa un basso, Maria Grazia è sportiva (ranista) come Alberto. Il giovane Castagnetti cresce a pane, sport e spettacolo (lirica, balletto). Liceo scientifico, biennio di ingegneria poi l’America a imparare, le scuole, nuoto, le piscine, gli allenamenti». [Roberto Perrone, Cds 20/4/2008]
• L’8 settembre 2009 si era sottoposto a un intervento chirurgico al cuore. Poi le complicazioni che portarono alla morte. Per stargli vicino Federica Pellegrini aveva rinunciato al suo viaggio negli Stati Uniti programmato da tempo.
• «Prima di ogni gara, mi guardava negli occhi e mi diceva: “Non preoccuparti, ti voglio bene anche se vai male”. Avevamo un rapporto simbiotico, eravamo anime gemelle» (Federica Pellegrini a Valerio Palmieri) [Chi 9/2/2011].
• «L’ultima telefonata l’ha fatta a me: ero in Val Senales, mi ha detto: quando tornì lunedì, sarò in piscina ad aspettarti. Invece è morto. E io ho sempre questa fitta» (Federica Pellegrini a Emanuela Audisio) [Rep 10/10/2011].
• «Per premiarsi dopo il Mondiale di Roma s’è regalato un orologio Breguet» (Roberto Perrone) [Cds 4/8/2009].
• Aveva comprato la Ferrari Scaglietti di Francesco Totti: «Non l’ho comprata, la uso».
• Interista: «Ero un corsista, nel senso di Mario Corso» (a Riccardo Signori) [Grn 20/3/2009].
• Due figlie (Olivia e Linda) dalla prima moglie, Patricia, altrettante (Virginia e Veronica) dalla seconda, Isabella Sollazzi, ex ballerina della Scala.
• A lui è intitolato il centro della Federazione Italiana Nuoto di Verona.
• Nel 2013 è entrato a far parte della International Swimming Hall of Fame.