28 maggio 2012
Tags : Beppe Caschetto
Biografia di Beppe Caschetto
• (Giuseppe) Roma, aprile 1957 (ariete). Vive a Bologna. Agente tv. «Preferisco stare nascosto e essere considerato autorevole. Credo nel teorema Cuccia».
• «Vivi nascostamente. Era un motto degli epicurei. O anche: bene ha vissuto chi meglio ha saputo stare nascosto. Questa la diceva Ovidio, ma pare fosse anche il motto di Cartesio». (Alessandra Comazzi), ma anche di Lilli Gruber e Maurizio Crozza.
• «Ci sono delle regole: per esempio non apparire. Per buon gusto e per decoro, e poi perché non è necessario all’artista. Ogni artista ha un suo percorso: bisogna aiutarlo a compierlo, accompagnarlo. Cercando di dargli quattro cose: buon senso, normalità, sensibilità e capacità commerciale. Anche, anzi soprattutto, nel momento del successo: è lì che l’artista può diventare fragile, insicuro. Dobbiamo dargli una lettura di normalità. Altrimenti si diventa un percentista. Uno che prende solo la percentuale sui guadagni altrui».
• «Mi considero un progressista. Di formazione cattolica. E mi considero terrone, figlio di un siciliano. Mio padre, quando gli chiedono che cosa faccio, non sa ancora che cosa rispondere».
• «Faccio un lavoro ben remunerato. Ma l’agente non deve essere un percentista, uno che prende le percentuali sui guadagni altrui e basta, come quelli che accompagnano le signore la sera nelle periferie. E’ un lavoro in cui si spendono anche tanti soldi. Tra Bologna, dove c’è la struttura centrale dell’agenzia, e Milano, lavorano una ventina di persone. Ognuna segue tre o quattro artisti. Io dò l’impostazione: si individua il percorso di massima, reality sì reality no, per esempio. Si segue l’evoluzione del mercato; si valutano le proposte e talvolta si propone un personaggio alla rete. Un buon agente trova un prodotto, lo condivide con l’artista e lo traghetta nell’emittente giusta. Per accettare di rappresentare un artista, devo sapere non dico tutto di lui, ma quasi. Il primo colloquio dura tre ore buone. Voglio conoscere manie, paure, il rapporto con la famiglia. E sono un grande ascoltatore».
• Plazzotta di ItaliaOggi ha calcolato che ha messo su un impero da 40 milioni di euro: «Spazia da società che gestiscono artisti e tour teatrali (la ITC 2000) a quelle specializzate nella produzione di spot e cortometraggi (ITC Movie), o produzioni televisive (ITV Movie), o, ancora, cinematografiche (IBC Movie). Opera pure nella distribuzione (la 9 Aprile srl, che nel 2012 ha siglato un accordo con la casa discografica Sugar), nelle attività a supporto delle rappresentazioni artistiche (BC srl) e persino in una Osteria, in quel di Dozza, provincia di Bologna (Il Portichetto sas, di cui Caschetto controlla il 50%). Unico settore in cui ha deciso di ripensarci un po’ su è quello degli eventi, poiché la ITC Eventi, nel mese di febbraio 2012, è stata messa in liquidazione».
• Tra i giornalisti della sua scuderia si annoverano Giovanni Floris, Lucia Annunziata, Roberto Saviano, Ilaria D’Amico, Luca Telese, Nicola Porro, Daria Bignardi, Corrado Formigli, fino a Cristina Parodi. Nel mondo dello spettacolo tout court, invece, rappresenta, tra gli altri, oltre a Fazio, Luciana Litizzetto, Fabio Volo, Neri Marcorè, Enrico Bertolino, Gene Gnocchi, Natasha Stefanenko, Victoria Cabello, Ubaldo Pantani (il formidabile imitatore di Lapo o Stramaccioni a Quelli che…), Miriam Leone, Alessia Marcuzzi, Luca e Paolo, Maurizio Crozza, Federico Russo, Pif e Geppi Cucciari. Una potenza di fuoco notevolissima, che Caschetto gestisce con sapienza. Oltre che seguire i suoi talenti come manager, produce pure i loro programmi (per esempio, Volo in diretta di Fabio Volo su Raitre), o i loro film (per esempio, Un giorno di più, sempre di Volo, o Studio Illegale, di imminente uscita al cinema, ancora di Volo). Al cinema ha portato pellicole, tra le altre, come Il 7 e l’8 (Ficarra e Picone), Matrimoni e altri disastri, Figli delle stelle, Scialla!.
• «Mi alzo presto, vado a dormire tardi, non ho l’hobby della vela, non vado alle feste».
• Sposato, una figlia, Federica, che gli fa da assistente.