28 maggio 2012
Tags : Luca Casarini
Biografia di Luca Casarini
• Venezia 8 maggio 1967. Perito termotecnico, studente fuori corso di Scienze politiche («gli unici esami li feci durante le occupazioni del 1990 e del 1993»), aderì come ambientalista al circolo Città Nuova, che come logo aveva il sole che ride dei Verdi, ma col passamontagna. Ben presto divenne leader dei centri sociali del Nordest, dal Rivolta di Mestre al Pedro di Padova. Quando Livia Turco divenne ministro per la Solidarietà sociale lo volle come consulente per le politiche giovanili. Sfilò alla testa di uno dei tre cortei che assediarono Fmi e Banca mondiale a Praga e prese parte alla marcia zapatista su Città del Messico tra febbraio e marzo 2000. Suo motto (scritto sulla maglietta a Praga): «Non mi avrete mai come volete voi». Diventato famoso con le vicende del G8 di Genova 2001 (vedi Mario Placanica).
• Già leader del movimento no global delle “tute bianche”, poi divenuto “Disobbedienti del Nord Est”.
• A capo del gruppo che nel febbraio 2003 impose lo stop ai treni che trasportavano verso la base Usa di Camp Derby (tra Pisa e Livorno) mezzi corazzati diretti in Iraq, nel 2008 è stato assolto dall’accusa di blocco ferroviario: secondo le attenuanti speciali concesse dal giudice agì infatti «per motivi di particolare valore morale e sociale».
• Sempre nel 2008, assolto dalla Corte d’Assise di Cosenza dall’accusa di associazione sovversiva per la presunta organizzazione degli incidenti accaduti durante il Global di Napoli e il G8 di Genova (20 luglio 2001), dove morì il giovane Carlo Giuliani.
• Poi, la svolta: fonda una società di marketing, la Nexus 7 e diventa paladino della piccola impresa. «Parla con gli stessi argomenti di Oscar Giannino, meno eccentrico, sempre contro lo Stato ma fedele alla partita Iva» (Pietrangelo Buttafuoco) [Fog 8/11/2013] .
• Nel 2014 è stato candidato alle elezioni europee dalla Lista Tsipras senza essere eletto.
• Autore di La parte della fortuna, “social-noir” pubblicato nel 2008 da Mondadori (polemiche perché è la casa editrice di Silvio Berlusconi).
• «Un generatore di vecchi luogocomunismi» (Aldo Grasso).