Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Rocco Casalino

Frankenthal (Germania) 1 luglio 1972. Concorrente della prima edizione del Grande Fratello (2000). Giornalista. Membro dell’ufficio stampa del M5S.
• «L’uomo che è passato dal Grande Fratello alla ribellione antisistema con il Movimento 5 Stelle con la sola imposizione della dialettica. Gabriele Paolini in versione grillina» (Aldo Grasso).
• Ingegnere elettronico, giornalista professionista iscritto all’ordine della Lombardia dal 2007, candidato 5 Stelle al Pirellone, si è poi ritirato a causa delle proteste della base grillina sul web.
• Uscito dalla casa del GF (durò 92 giorni) prima di approdare alla politica è entrato nell’agenzia di Lele Mora, ha fatto l’inviato e il conduttore tv (per quattro anni su Telelombardia con Buongiorno Lombardia).
• Nel gennaio 2008 Lamberto Sposini lo chiamò a fare l’inviato di Versus, programma d’attualità su Telenorba. Per ringraziarlo, Casalino gli scrisse una lettera su Dipiù: «Da un anno ero disperato, senza lavoro. Ho studiato giornalismo ma nessuno mi ingaggiava. Tu mi hai teso la mano e ora sono il tuo inviato speciale».
• Ha lavorato per Mediaset («C’è chi mi ha dato del ladro solo per questo») e per la Guido Veneziani Editore (Stop, Vera, Vero Tv, Vero, Top). Poi l’accostamento al mondo grillino. «Non è più il momento di stare a guardare e di criticare senza far nulla. Penso di poter essere utile avendo molta facilità a parlare con la gente e convincerla a passare dalla nostra parte» (Mes).
• «È il prezzemolino grillino. Nella gran compagnia di giro vista nei pressi di Montecitorio, tra microfoni, taccuini, auricolari e interviste più o meno volanti, il faccione di Rocco Casalino si intravede sempre, in favore di telecamere. Discute, si sbraccia, scuote la testa (più scalmanato di quando sedeva al Quirinale, in prima fila, durante il confronto in streaming tra Bersani, Crimi e Lombardi), ma uno sguardo in camera riesce sempre a buttarlo. La cosa simpatica è che, per essere un ufficio stampa, parla molto poco. Non ci si ricorda di una sua dichiarazione, di un suo appunto, di una sua precisazione» (Lib).
• «È un ragazzo intelligente, giovane e preparato ingegnere, che ha scelto di sottoporsi a cambiamenti radicali (si direbbe, perfino chirurgici) per giocare il suo ruolo di personaggio» (Walter Siti).