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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Massimo Casagrande

Genova 24 gennaio 1971. Avvocato. Ex consigliere comunale dei Ds (era vice-capogruppo) durante la seconda giunta Pericu. Intimo di Stefano Francesca, portavoce del sindaco Marta Vincenzi, il 21 maggio 2008 fu arrestato nell’ambito della cosiddetta Mensopoli, ovvero presunte tangenti per gli appalti delle mense scolastiche liguri e degli ospedali savonesi. Le indagini partirono dalle intercettazioni del suo telefonino. Nel 2010 patteggiò la pena di un anno e mezzo di carcere. A fine 2012 fu condannato dalla Corte dei Conti a risarcire 120 mila euro al Comune di Genova per danno d’immagine.
• «Senza dubbio alcune conversazioni potevano risultare ambigue, ma in molti casi basterebbe ascoltare l’audio integrale per capire che si trattava di boutade o di scherzi: ebbene, mi sono costati prigione, ansia e il rischio di andare in rovina, cui ho tamponato vendendo la casa e la macchina giusto per capire qual era davvero il mio tenore di vita» (Matteo Indice) [XIX 27/6/2009].
• «Nel capoluogo ligure l’obiettivo era aggiudicarsi il business dei 26.000 pasti giornalieri per gli studenti. Agli arresti domiciliari era finito Giuseppe Profiti, già funzionario della Regione Liguria, che su suggerimento della Casagrande band aveva “convinto” Alfonso Di Donato, dirigente dell’Asl savonese, ad affidare ad Alessio un appalto da 14 milioni di euro» (Massimo Calandri) [Rep 29/4/2010].
• «In passato ha difeso i no global del G8, è uno da abito gessato, abbronzatura quattro stagioni, volto mascellato, capello impomatato. Quello che per telefono si vantava di andare a Roma con 50 mila euro contanti in una valigetta: la Finanza l’ha beccato all’aeroporto. E che, infuriato per una nomina rinviata, minacciava: “Aspetto fino a mercoledì, giovedì vado a Forza Italia”. Dove, sospira l’azzurro Alberto Gagliardi, “l’avremmo già fatto almeno vicesindaco”» (Giuseppe Salvaggiulo).