28 maggio 2012
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Biografia di Franco Carraro
• Padova 6 dicembre 1939. Da febbraio 2013 è senatore della Repubblica (Pdl), «Garantisco che sarò un presenzialista. In fondo, casa mia dista solo un chilometro dal Senato». Vicepresidente della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro). Membro del Comitato Olimpico Internazionale (dal 1982) e del comitato esecutivo della Uefa. Campione europeo di sci nautico nel 1958, 59 e 60, terzo ai Mondiali del 57 e presidente della Federazione di sci nautico dal 1962 al 1976 (ha vinto anche 11 titoli italiani).
Presidente di Medio Credito Centrale (la merchant bank di Capitalia, dall’aprile 2000 al 2013).
• «Franco Carraro, padovano di nascita, milanese di adozione, sereno di professione» (dal Blog di Beppe Grillo, 2006).
• È stato presidente del Milan dal 1967 al 1973 (Beccantini: «uno scudetto e una collana di coppe. È il Milan di Gianni Rivera: fra i due non saranno mai rose e fiori»), presidente e poi commissario della Lega calcio (presidente nei periodi 1976-1978 e 1997-2001; commissario nei periodi 1977-78 e 1986-87), presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio dal 1976 al 1978 e dal 2001 al 2006, presidente del Coni dal 1978 al 1987. Capo del comitato organizzatore dei Mondiali di calcio del 1990. Ministro di Turismo, Sport e Spettacolo dal 1987 al 1989 (governi Goria, De Mita, Andreotti VI), sindaco di Roma (1989-1993, in seguito al cosiddetto “accordo del camper” stretto tra Craxi-Forlani). Presidente di Impregilo dal 1994 al 1999 (resta direttore fino al 2002).
• Detto “Poltronissimo”.
• Quando fu eletto sindaco i socialisti della sezione Garbatella gli dedicarono una canzone: «La Garbatella, che di Roma è stella,/ saluta Franco, sindaco dabbene,/ lascia Milan, la sua città natale,/ apposta pe’ cambià la capitale».
• «Scusi, io sono ricco, ma lei come se lo può permettere?» (la volta che vide un funzionario Coni in vacanza in Sardegna in un albergo di lusso).
• Famiglia molto ricca, figlio unico. Il padre, Luigi, era un imprenditore tessile del Nord Est che venne chiamato alla presidenza del Milan quando Felice Riva, presidente fino a quel momento, fece fraudolentemente fallire il cotonificio Valle Susa e scappò all’estero.
• Laurea in Economia.
• Mandò regolarmente alle Olimpiadi di Mosca la squadra italiana, limitandosi a escludere i militari e proibendo di suonare l’inno, nonostante il governo avesse deciso di aderire al boicottaggio messo in atto dagli americani. Per calmare Craxi (furibondo) la moglie Sandra adoperò tutta la diplomazia di cui era (ed è) capace. Il Craxi placato gli consentirà la carriera politica da ministro e da sindaco.
• «Finanza giusta (Cesare Geronzi), società giuste (Milan, Juventus), amici giusti: difficile prenderlo in contropiede. Si alza presto, mangia poco, gioca molto (a golf). Non può vedere Antonio Matarrese: incrocia una sua segretaria in tribuna, e le ringhia sul collo».
• L’ultima gestione della Figc (in carica dal 28 dicembre 2001, rieletto “alla bulgara” col 94,64% dei voti il 14 febbraio 2005, dimissioni l’8 maggio 2006) fu tormentatissima: l’Italia ebbe gli arbitri contro nel Mondiale di Corea-Giappone (2002, eliminazione agli ottavi), al quale il presidente, accusato di poco peso politico, neanche andò; nuova figuraccia agli Europei del Portogallo (2004), dove Francesco Totti fu squalificato dopo la prima partita per uno sputo e gli azzurri furono eliminati al primo turno (differenza reti) causa un annunciatissimo pareggio 2 a 2 tra Svezia e Danimarca; attaccato da Luciano Gaucci, che, non accettando la retrocessione in C del suo Catania, aveva vinto un ricorso al Tar lo aveva costretto ad allargare la serie A a 20 squadre e la B a 24 (stagione 2005-2006). Infine (8 maggio 2006) fu il primo a dimettersi dopo lo scoppio dello scandalo che vide coinvolta la Juventus (e in particolare Luciano Moggi). Ricevuti nel settembre 2005 i documenti relativi alle intercettazioni, per mesi non aveva preso alcuna iniziativa: «C’erano battute, chiacchiericci, ma denunce un minimo circoscritte non sono mai state fatte. Da parte mia non ho mai sollecitato insabbiamenti, anzi. Non voglio scaricare niente delle mie responsabilità, ma quando nell’estate 2005 decisi che Paolo Bergamo e Luigi Pairetto, i due designatori, andavano sostituiti, molte persone mi telefonarono perché li confermassi. Capisco che la gente possa fare fatica a distinguere tra responsabilità personali e oggettive, e questo è uno dei motivi per cui, nonostante l’ultima sentenza, non rientrerò nel calcio. Ho commesso errori e leggerezze: ma penso che la semplificazione “o in malafede o stupido” sia sbagliata». È passato da una squalifica di quattro anni e sei mesi della Caf a una diffida con multa di 80.000 euro da parte della Corte federale. Il 29 maggio 2009 è stato prosciolto dall’accusa di frode sportiva.
• È stato indagato anche per minacce a corpi giudiziari dello Stato e per abuso d’ufficio a Roma. Entrambe le inchieste sono finite a suo favore con un proscioglimento.
• Notoriamente vendicativo. Irascibile.
• Quando la figlia mette scarpe che non gli piacciono, subito gliele compra.
• Si alza alle cinque per fare ginnastica e cyclette (sottofondo musicale preferito: Mina). Concentra la vita mondana tra le 9 e le 11 di sera, ora in cui va improrogabilmente a letto. «Le rare volte che riesco a trascinarlo al cinema o al teatro – si lamenta sua moglie – si addormenta a metà spettacolo».
• Veste sempre di blu ed è stato molto contento quando un domestico ha rubato il suo unico abito grigio, regalo di sua moglie Sandra. «Scarpe lucidissime, maniaco salutista, ai tempi in cui governava Roma si portava un thermos col brodo in aula Giulio Cesare» (Filippo Ceccarelli, la Repubblica).
• Maggiordomo di nome Centauro. Sandra Carraro: «Non è un soprannome, l’ha chiamato così la sua mamma. È una specie di Mary Poppins, invece di volare con l’ombrellino corre in macchina come un pazzo» (testimonianza di Valentina Crepax).
• Appassionato di golf.
• Freddo in amore: «Una volta che discuteva di sesso con gli amici, se ne uscì con una dichiarazione da brivido: “Preferisco andare subito a letto con una donna piuttosto che perdere tempo al night”» (Mario Gherarducci).
• «Pesa 75 chili. Senza profumo, 70» (Daniele Luttazzi).
• «Un siciliano allevato a Londra» (Mario Sconcerti).
• «Mammasantissima dello sport corrotto» (Leoluca Orlando).
• «Leggendario equilibrista, è stato solo in apparenza travolto da Calciopoli: tra i grandi capi dell’Uefa lui c’è sempre, tra i notabili del Cio più che mai» (Maurizio Crosetti).
• Frequenta la Chiesa di Santa Maria in Trastevere, come faceva Francesco Cossiga e fanno Vincenzo Scotti e la famiglia Rutelli (Sara Gandolfi, Sette 8/3/2001).
• Sposato con Sandra Alecce, figlia di Nino, proprietario dell’Ifi, Industria Farmaceutica Italiana. Due figli, Luigino (ha una società immobiliare) e Albertina (si occupa di casting per produzioni televisive), «Bella, trentenne, fotografata fissa sul Cafonal di Dagospia» (Novella 2000, 10/3/2011).
• Alla fine del 2006 Luigino lo ha reso per la prima volta nonno.