28 maggio 2012
Tags : Massimo Carlotto
Biografia di Massimo Carlotto
• Padova 22 luglio 1956. Scrittore.
• «La vita vera gli ha inciso una trama non cancellabile, a partire dal corpo di una giovane donna uccisa con 59 coltellate, Padova, anno 1975, appartamento spalancato, lui accusato di omicidio a 19 anni, intrappolato da macchie di sangue e indagini che lo trasformano da testimone in colpevole. Sedici anni di urlanti labirinti giudiziari, undici processi, l’innocenza negata, la condanna confermata, la fuga a Parigi e in Messico. Poi la cattura. Il carcere, la pena da scontare. Fino alla grazia firmata nel 1993 dal presidente Oscar Luigi Scalfaro. E finalmente una seconda vita quasi nuova anche se appesantita da 96 chilogrammi di fascicoli processuali, che ricomincia esattamente dove era finita: sulla carta. A partire dal quasi autobiografico Il fuggiasco (1996) e poi dalle storie dure dell’Alligatore, investigatore in proprio, fino al suo nerissimo e formidabile, Arrivederci amore ciao (2001)» (Pino Corrias).
• «Due anni dopo aver ottenuto la grazia, aiutato dalla critica e scrittrice Grazia Cerchi, ho esordito con il primo racconto. Forse proprio perché ho avuto la sensazione di galleggiare in un gran mare di ingiustizia ho individuato nel noir la navicella più adatta a portare alla luce un gran carico di verità nascoste e realtà tradite».
• Vasta produzione di romanzi, racconti, testi teatrali e saggi, tra cui i più recenti: Respiro corto (Einaudi, 2012), Cocaina (Einaudi, 2013, con Giancarlo De Cataldo e Gianrico Carofiglio) e Le Vendicatrici. Sara: Il prezzo della verità (Einaudi, 2013).
• «A scuola era un asino ma con le ragazze si fingeva gran letterato: “Spacciavo come mie le poesie di Neruda e testi di Bob Dylan”» (Mirella Serri) [Sta 9/4/2011].
• Si è fatto costruire un tavolo in rovere identico a quello di Pablo Neruda.