28 maggio 2012
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Biografia di Marco Cappato
• Milano 25 maggio 1971. Politico. Radicale. Consigliere comunale a Milano dal 2011 (gruppo Radicale – Federalista europeo). Tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, ne fu il segretario dal 2004. Deputato europeo dal 1999 al 2009 nel gruppo Alde (Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa).• Nel dicembre 2001 è stato arrestato a Manchester «per un’azione nonviolenta di disobbedienza civile contro le leggi britanniche che criminalizzano il possesso di droghe a uso personale».
• Nel maggio 2007 è stato arrestato a Mosca mentre, alla testa di una delegazione di parlamentari europei, voleva consegnare al sindaco Luzhkov una lettera firmata da 50 eurodeputati per sollecitare l’autorizzazione dello svolgimento del Gay pride moscovita.
• Si è schierato al fianco di Piergiorgio Welby per il suo diritto a una «morte opportuna» e per la legalizzazione dell’eutanasia. Nel dicembre del 2008, con altri radicali, ha denunciato l’allora ministro del Lavoro Maurizio Sacconi per violenza privata nei confronti della casa di cura “Città di Udine” che avrebbe dovuto accogliere Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo da anni, per sospendere il trattamento di alimentazione artificiale, ma rinunciò dopo l’intervento del ministro (Corriere della Sera).
• Nel 2008 curatore della mostra sull’utilizzo industriale della cannabis svoltasi all’Europarlamento di Strasburgo (fu ammonito con una lettera ufficiale dei questori dell’Assemblea comunitaria a «non sollevare alcun elemento di natura controversa»).
• Nel settembre del 2009 ha fondato a Salerno l’associazione radicale Agorà Digitale per la libertà di internet e per le libertà digitali.
• Nel 2010, con Lorenzo Lipparini, denunciò una raccolta di firme false per la candidatura alla presidenza della Regione Lombardia di Roberto Formigoni. «Oltre 700 firme presentate nel 2010 a sostegno della lista di Roberto Formigoni, che venne poi riconfermato alla guida del Pirellone, erano false. Lo ha stabilito il tribunale civile di Milano con una sentenza che a detta dei Radicali, i quali da anni stanno conducendo una battaglia su questa vicenda, ha accertato “brogli elettorali, inammissibili in un moderno stato di diritto”» (la Repubblica).
• Ha un sito internet molto attivo.