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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Loris Capirossi

• Castel San Pietro (Bologna) 4 aprile 1973. Ex motociclista. Detto «Capirex». Ha vinto tre titoli mondiali: due nella 125 (1990 e 1991, su Honda) e uno nella 250 (1998, su Aprilia). Nel 2008 ha gareggiato in MotoGp con una Suzuki. Il 31 agosto a Misano ha stabilito il record di Gp corsi nel motomondiale (277, numero poi incrementato). È il più giovane iridato di sempre (campione del mondo nella classe 125 a 17 anni). Adesso consulente per la sicurezza in MotoGp. «Io sono l’Alessandro Del Piero delle moto. Siamo due campioni che stanno dietro le quinte, non rompono mai le balle e quando si sfogano, raramente, dicono le cose come stanno».
• Mamma Patrizia Balducci: «So io quanto mi è costato far correre Loris, assecondarlo nella sua passione. Tutti dicevano che aveva un grande talento, che sarebbe diventato un campione e che cosa dovevamo fare io e Giordano, mio marito? “Proviamo”, abbiamo detto: e ci siamo messi addosso un sacco di debiti. Abbiamo ipotecato la casa dove viviamo ancora oggi. Era il 1987, ci dettero 80 milioni. Io lavoravo alla Cooperativa Cir-Anthos di Imola, una società che produceva gabinetti dentistici, mio marito invece faceva il montatore di cabine della luce. Non nuotavamo nell’oro».
• «Ha rischiato la vita più volte, si è fratturato mani e piedi in decine di occasioni, è anche svenuto ai box dal dolore dopo una gara conclusa al terzo posto (accadde ad Assen nel 2000) con quattro fratture nella mano destra. Disavventure di percorso, dice lui» (Enrico Biondi).
• Fino al 2007 con la Ducati in motogp, si congedò vincendo il gp del Giappone mentre il compagno di squadra Casey Stoner conquistava il titolo mondiale: «Io non sono geloso e, in fondo, sento che il suo successo è anche un po’ mio. Sono stato coraggioso nel 2002 a scegliere la Ducati quando era solo un progetto su un pezzo di carta e in passato, specie all’inizio del 2003 e in tutto il 2004, se non ci fossi stato io, avrebbero chiuso le tende...». Dal 2008 al 2010 con la Suzuki e infine di nuovo Ducati.• Si è ritirato il 6 novembre 2011 al Gp della Comunità Valenciana. Per l’occasione ha corso con il numero 58 (invece del suo 65), in onore di Marco Simoncelli (1987-2011), morto in gara due settimane prima.
• È sposato con l’ex modella finlandese Ingrid Tence, un figlio (Riccardo). «Spero che Riccardo non cor­ra mai. Ma se volesse farlo non glie­lo impedirei. Diciamo che se si appassionas­se al golf sarebbe bellissimo» (a Benny Casadei Lucchi) [il Giornale 4/11/2011].
• La residenza a Montecarlo gli ha causato molti contrasti col fisco: «La mia è stata una scelta di vita. Avevo vent’anni quando presi la decisione di trasferirmi qui. Montecarlo è uno dei posti più belli del mondo. L’ideale per allenarsi e per il clima». A maggio 2010 la Cassazione lo ha multato per due milioni di euro per evasione fiscale.
• «Vivere a Montecarlo presenta anche qualche svantaggio: Riccardo dice le parolacce in due lingue» (la moglie Ingrid).
• Tifa per la Juventus.
• Possiede uno yacht, un Long Range 23, ibrido: «Il fatto che la motorizzazione sia ibrida è stato decisivo per l’acquisto. Il Principe Alberto era entusiasta. Non posso dire che siamo amici intimi, ma sicuramente buoni conoscenti. Mi ha manifestato subito la sua approvazione per la mia scelta “green” e proprio per questo ha fatto in modo che avessi un posto barca nel porto di Montecarlo, cosa non facile da ottenere. Inoltre faccio parte della sua associazione per la salvaguardia dei cetacei nelle zone limitrofe a Monaco» (Irene Saderini) [Sole 19/8/2010]. È appassionato di macchine vecchie, ha una Ford del 1931 e una del 1934.
• Da ragazzino aveva il complesso dell’altezza (un metro e 65 cm): «Ho sofferto parecchio, soprattutto dai 12 ai 14 anni. Mi prendevano in giro. L’ho superato. E poi crescendo e diventando famosi si diventa anche belli no?» (Valeria Ancione) [Corriere dello Sport 28/9/2009].