28 maggio 2012
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Biografia di Mario Capanna
• Città di Castello (Perugia) 10 gennaio 1945. Politico. Presidente della Fondazione diritti genetici e del Corecom Umbria. Già “leader del Sessantotto”, è stato deputato ed europarlamentare di Democrazia proletaria. Adesso in prima fila nel movimento anti Ogm (nel 2012 ha chiesto, e ottenuto, la distruzione del campo ogm dell’Università della Tuscia). «Quella che per definizione chiamiamo ancora politica è ormai simulazione, finzione. E infatti non risolve niente. Ormai le decisioni vengono prese alle spalle della politica, dai grandi potentati economici e finanziari».• Iscritto all’Università Cattolica di Milano grazie all’interessamento di un prete del suo paese, fu espulso dopo l’occupazione (novembre 1967). Passato alla Statale, divenne ben presto il leader degli studenti. Il 7 dicembre 1968 guidò la contestazione alla prima della Scala (Alberto Mattioli sulla Stampa: «Le sciure milanesi entrarono in teatro per il Don Carlo di Verdi diretto da Claudio Abbado con le pellicce imbrattate dal lancio di cachi e uova, che peraltro, come raccontò poi Capanna, non erano affatto marce»).
• «Se non vi erano momenti di lotta o di assemblea erano momenti bellissimi di svago, di amore, di gioia di stare insieme. È vero, noi ci siamo divertiti da pazzi anche se le lotte furono faticose e costarono prigione, processi e denunce. Però era impagabile. Quella che nel Settecento veniva chiamata la felicità pubblica che si ha quando le persone si mettono insieme. Ognuna pensa con la propria testa, ma si agisce insieme».
• Ha passato poi il resto dei suoi giorni a spiegare o rievocare quel periodo (Michele Brambilla: «Il ’68? È stato l’unico anno di lavoro di Capanna. Aver guidato il movimento e megafonato fuori dalle università gli è valso un bonus di quarant’anni di pensione»). Parecchi libri, soprattutto Formidabili quegli anni (Rizzoli 1988) e Lettera a mio figlio sul 68 (Baldini & Castoldi 1998). Da ultimo Per ragionare. Sessanta domande sul nostro futuro e alcune proposte (Garzanti 2010) e Il fiume della prepotenza. Critica della ragione moderna (Betelgeuse 2012).
• Vive in campagna, a Vocabolo Colle, una frazione di Badia di Petroia a Città di Castello.
• Da quando è entrato in pensione percepisce due vitalizi, uno di 5 mila euro dalla Regione Lombardia e un altro di 4.725 dalla Camera (Corriere della Sera).