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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Pietro Cannata

• Palermo 16 novembre 1947. Vandalo. «Pratese di adozione, ex studente di Estetica al Dams, divenne famoso il 14 settembre 1991 quando prese a martellate il piede sinistro del David di Michelangelo esposto al museo dell’Accademia (per quel gesto è stato rinchiuso alcuni anni nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo). Dopo quelle martellate non si era più fermato: accanendosi sull’affresco di Filippino Lippi Le esequie di Santo Stefano custodito nel duomo di Prato (13 ottobre 1993); danneggiando irreparabilmente, con un temperino, la tela di Michele di Raffaello delle Colombaie L’adorazione dei pastori nella basilica di Santa Maria delle Carceri, sempre a Prato (15 dicembre 1993)» ecc. (il Manifesto).
• L’ultima volta che ha fatto parlare di sé era il 2005, 12 ottobre. Cannata fece una croce nera con la vernice spray sulla targa che in piazza della Signoria, a pochi passi dal Biancone, ricorda il punto dove fu bruciato Savonarola. Il motivo del gesto? La lapide stessa: “C’è una frase senza senso”, disse (Pratosfera). Per quest’ultimo episodio di vandalismo ha dovuto scontare quindici giorni di permanenza domiciliare (il Corriere Fiorentino)