Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Civitella di Romagna (Cesena e Forlì) 19 aprile 1944. Politico. Già sindaco di Sarsina, consigliere comunale dal 1975 (Ds, Pd), è stato per diciotto anni vicepresidente dell’Unione delle Comunità montane.
• «La montagna, prima ancora che una questione di metri, per lui è un impeto ontologico. “A certe altezze si producono le vere autenticità democratiche, perché quei piccoli centri sono una agorà aperta dove la gente incontra il sindaco al bar o gli bussa a casa per l’ora di cena. Sui monti, ogni giorno, avviene una conserva vitale e storica, sono l’essenza delle regole che hanno fondato la civiltà occidentale. L’Ora et labora benedettino è nato in altura. Quando si scrive che non possono esserci comunità montane a pochi metri sul livello del mare, si fa solo scandalismo. Ma come, dico io, viviamo di coste a picco, penso alla costiera Amalfitana, e mi dite che non è montagna. E allora la tradizione della nostra cucina che mischia mare e terraferma, penso al pesce, figlio del mare, che si sposa col limone, frutto della terra?”» (Massimiliano Lenzi) [Fog 27/7/2007].
• Per difendere le montagne, nel 2007 provò anche a candidarsi alla guida del Pd, ma riuscì a raccogliere solo 701 firme (per partecipare alle primarie ce ne volevano 2000).