28 maggio 2012
Tags : Ferdinando Camon
Biografia di Ferdinando Camon
• Urbana (Padova) 14 novembre 1935. Scrittore e giornalista. Nei suoi “romanzi contadini”, tra cui Il quinto stato (1970), che uscì con un’appassionata prefazione di Pier Paolo Pasolini e fu subito tradotto in francese per iniziativa di Jean-Paul Sartre, parla di ciò che aveva visto, bambino, durante la guerra: rastrellamenti, bombardamenti, impiccagioni. Al gruppo dei “romanzi contadini” appartengono anche La vita eterna (1972) e Un altare per la madre (1978), esaltazione di un Cristianesimo mistico ed originario; questo romanzo (premio Strega) si diffonde specialmente nei paesi comunisti. La Rai ne ricava un film con Franco Nero. Un altare per la madre ebbe una gestazione travagliata, fu riscritto diciannove volte: la stesura mandata in stampa fu la terza. I tre romanzi furono riuniti nel ciclo degli ultimi, perché con essi Camon si accorse di aver descritto la fine di una civiltà, la civiltà contadina: questa fine era stata chiamata, da Charles Péguy, «il più importante avvenimento della storia, dopo la nascita di Cristo» (ferdinandocamon.it/lavitait.htm). Alla campagna è dedicata anche la raccolta poetica Liberare l’animale (premio Viareggio 1973).
• Critiche entusiaste su New York Times, Frankfurter Allgemeine, Nouvel Observateur. Raymond Carver definì Un altare un capolavoro («a sublime work of art»), idem l’Express.
• Al ciclo dedicato alla crisi della civiltà, tennero dietro il “ciclo del terrore” Occidente (1975), Storia di Sirio (1984) e quello della famiglia La malattia chiamata uomo (1981), rappresentata per quattro anni consecutivi al teatro L’Aquarium di Parigi, e La donna dei fili (1986). Nel 1996 pubblicò La Terra è di tutti, sulle ondate migratorie. Nel 1998 una raccolta di poesie Dal silenzio delle campagne sul nuovo Veneto, che ha perduto la memoria del passato (tradotto da Gallimard). Nel 2004, per Guanda, Conversazione con Primo Levi e La cavallina, la ragazza e il diavolo. Nel 2006 Tenebre su tenebre e nel 2011 La mia stirpe.
• In Italia è pubblicato da Garzanti. • Tradotto in ventidue paesi. In Italia e Francia è pubblicato anche in Braille.
• Scrive su La Stampa, L’Unità, Avvenire, e sui quotidiani delle Venezie del gruppo Repubblica-Espresso.
• Ha suscitato clamore un suo articolo sull’Unità del 17 aprile 2008 in cui elogia Giancarlo Gentilini, il cosiddetto “sceriffo di Treviso”. «... se tutti amano Gentilini e la Caritas riconosce che a Treviso l’integrazione è tra le più riuscite d’Italia, si può dire che “la città è popolata di cittadini ignoranti, incolti di storia e di diritto, razzisti?”. O invece un conto sono le sparate xenofobe e un altro “è il sindaco che alle sei del mattino gira per la città addormentata in cerca di guasti da riparare”? La critica di Camon alla sinistra è dura: è quella di non essersi accorti né tanto meno occupati dei problemi dei cittadini, e dunque neanche degli operai, del Nord. A partire da quello della sicurezza. Si fanno i muri anti-abusivi? “Sono andato a vederli e mi sono sembrati l’unica cosa da fare, hanno un senso”, argomenta Camon, che ritiene che il problema della sicurezza sia “innanzitutto di chi abita nelle periferie, degli operai e dei piccolo borghesi, dei lavoratori mal pagati e dei precari”» (Gianna Fragonara) [CdS 18/4/2008]
• «Si parla di “mal d’Africa” per indicare l’attaccamento all’Africa che prende l’europeo che vi soggiorna per alcuni anni. Ci si domanda se il mal d’Africa esiste. Certo che esiste: è la tua sensazione di essere più che uomo, un dio, in mezzo a uomini che sono meno che uomini, tu vivi una super-vita mentre intorno a te vivono una mezza vita, e a volte neanche quella. C’è chi, anche tra i grandi scrittori, girando per l’India dice di sentire gli dèi. Mi chiedo quali dèi può sentire un europeo che cammina tra i morenti. Ho l’impressione che più che sentire gli dèi gli europei in India si sentono dèi, in paradiso. Se in giro per il mondo ci accompagnano i nostri figli, abbiamo l’impressione che giustamente domani loro domineranno mentre i figli degli indigeni li serviranno. Perché i nostri sanno e gli altri sono analfabeti (Ferdinando Camon) [La Stampa 5/6/2008].
• Sposato con la giornalista Gabriella Imperatori, ha due figli maschi: Alessandro che vive a Los Angeles, dove scrive e produce film, e Alberto che vive a Bologna, dove insegna Procedura Penale (ibidem). Ama leggere e scrivere al computer, in televisione guarda soprattutto telegiornali e trasmissioni di approfondimento. Appassionato di viaggi.