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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Diego Cammarata

• Palermo 27 marzo 1951. Avvocato. Dal 2001 al 2012 sindaco di Palermo (rieletto nel 2007), dal 3 ottobre 2013 impiegato all’Agenzia dei beni confiscati. Già presidente dell’Istituto autonomo case popolari, nel 2001 fu eletto deputato (Forza Italia).
• «Invece delle sezioni di partito ha frequentato il circolo del tennis, invece delle tessere ha collezionato accendini, invece di battesimi, cresime e matrimoni – regno dei postdemocristiani che lo hanno portato a spalla verso la vittoria – è sempre stato un habitué della Cuba, il locale più trendy di Palermo, quello dove solo tre o quattro vecchi amici siedono al tavolo fisso di Gianfranco Micciché. Entrato nella cerchia in quanto amico di Gaetano, fratello del vicerè berlusconiano, è diventato alla svelta il suo braccio destro, coordinatore provinciale del partito e infine deputato della Zisa con 36.300 preferenze, suscitando le invidiose gelosie di chi lo ha accusato sottovoce di avere come unico titolo di merito quello di essere stato “l’autista di Miccichè”» (Sebastiano Messina).
• Eletto sindaco non rinunciò all’indennità parlamentare. «C’è voluta, dieci anni dopo, una decisione della Corte costituzionale per far cessare un chiaro e incredibile abuso» (Sergio Rizzo) [Cds 18/2/2012].
• Nel 2007 vinse contro Leoluca Orlando ma l’elezione fu segnata dai brogli: «L’inchiesta ha accertato la falsificazione di 580 schede riguardanti candidati della lista «Azzurri per Palermo» che appoggiava il sindaco Diego Cammarata [Cds 29/3/2008]. «Un’accusa che ha prodotto 4 arresti (ai domiciliari) per brogli elettorali. In marzo erano stati fermati due presidenti di seggi» (Redazione) [Cds 9/10/2008].
• Nel 2012 le dimissioni. Aldo Cazzullo: «Ha governato per dieci anni la quinta città italiana, la capitale di un’isola-nazione conosciuta nel mondo intero, e nessuno se n’è accorto. Sui quotidiani nazionali finì solo quando Striscia intervistò il dipendente pagato dal Comune per tenergli la barca. “Il peggior sindaco di tutti i tempi” ha sentenziato il presidente della Regione, Lombardo. Ma no, Cammarata non è stato neppure il peggiore. Semplicemente, non è stato. Fu eletto in quanto famiglio di Micciché, famiglio di Dell’Utri, famiglio di Berlusconi. “Nuddu ammiscatu cu’ nenti” lo definisce un ambulante al mercato del Capo: il Nulla. Poi ride spalancando la bocca sdentata» [Cds 19/1/2012].
• «Cammarata ha ragione a rifiutare il peso di essere additato come l’unico responsabile di un decennio di cattiva amministrazione nel solco di altre gestioni troppo spesso scriteriate. Ma se non era d’accordo con l’andazzo, che a sua volta attribuisce alle pressioni altrui, aveva un’opzione cristallina: sbattere la porta...» (Gian Antonio Stella) [Cds 27/6/2012].
•«Alla E-servizi, ente regionale siciliano che si occupa di informatizzare gli uffici pubblici, sono stati assunti negli anni scorsi due e-raccomandati: i figli dell’ex sindaco di Palermo Diego Cammarata» (Fabio Tonacci) [Rep 5/10/2012].
• Nel 2013 Il tribunale di Palermo ha condannato a 3 anni l’ex sindaco Diego Cammarata per l’impiego come skipper sulla sua barca di un dipendente comunale, anche lui condannato a tre anni [Cds 19 aprile 2013].
• Due figli Luca e Serena, il 18 luglio 2013 si è sposato con Marida Cassarà (figli del vicequestore Ninì ucciso per mano della mafia).